“Anime di Pesci”, a Nardò la mostra personale di Vittorio Tapparini

È l’espressione di una nuova stagione dell’artista leccese che racconta un dialogo dell’anima tra uomini e creature naturali, soprattutto marine.

Anime di pesci” è il titolo della nuova collezione di Vittorio Tapparini ed è anche il nome alla sua personale di pittura che si aprirà il 3 luglio alle 19.30, a Nardò, presso lo spazio espositivo in Via Angelo Custode e che resterà aperta fino al 31 agosto.

È l’espressione di una nuova stagione dell’artista leccese che racconta un dialogo dell’anima tra uomini e creature naturali, soprattutto marine, e insegue una poetica fortemente sensibile rispetto alle problematiche ambientali.

Tapparini ha già trattato questa tematica in passato (con opere materiche che emergevano dalle tele), ma oggi nella sua nuova estetica narrativa pop surreale ispirata alla speranza, al sogno e alle favole della vita, la natura tracima in queste pitture come un elogio infinito.

La sua è dunque un’apologia della fauna marina, ma anche delle farfalle che usano i venti per planare su nuove gioie. Grandi bolle d’ossigeno occupano questo mondo immaginifico, tra il mare e la terra, danno aria e il respiro che è mancato negli ultimi due anni e che manca sempre più alla natura.

Tutte queste opere coloratissime (dai titoli espliciti: “Freedom”, “Acquario interiore”, “Meravigliosa creatura”, “Danza la vita”, “Meropide”, ecc) lasciano che un’invasione di pesci, farfalle e onde esploda: basta imparare ad accogliere e custodire questi doni, sembra voler dire Tapparini.

La bellezza naturale è al centro di questo mondo artistico. Le nuove tele ad olio di Tapparini, in uno stile che l’artista definisce “figurativo fantastico”, lambiscono il simbolismo che riguarda il mondo animale da sempre presente nella storia dell’arte, sin dall’epoca preistorica in cui era di buon auspicio raffigurare quadrupedi e pesci. Nell’arte cristiana poi le allegorie richiamano significati precisi tratti dalle Sacre Scritture: tra gli animali ‘puri’ compare il pesce, il cui nome greco, ichthys, era l’acronimo di Iesùs Christòs Theoù Yiòs Sotètur, ossia Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore.

Vittorio Tapparini

Pittore e scultore, nato a Lecce il 22 luglio del 1961, figlio d’arte, ha una storia ricca di partecipazioni in rassegne d’arte e personali nazionali e internazionali che segna l’evoluzione del suo percorso narrativo dall’informale ad un personalissimo espressionismo pop.

Tra queste vanno ricordate nel 2007 il Premio Sulmona, nel 2006 la Biennale internazionale d’arte di Ferrara, la Biennale internazionale di arti visive di Taormina, Expo Arte di New York. È stato invitato alla Biennale di Venezia “Padiglione Italia” nel 2011 e tra le partecipazioni ai musei sono da ricordare nel marzo 2015 una rassegna a Pescara al Museo “Vittoria Colonna”. Tanti anche i premi e i riconoscimenti: tra questi nel 2006 l’Ercole di Brindisi, nel 2006 Premio Internazionale “Barocco in Art” Grande Salento, nel 2007 il Premio Rembrandt e la nomina di “Gran Maestro dell’Arte nel mondo” per i suoi meriti artistici, nel 2006 Premio “Mercurio d’oro” Euro Arte Expo Porto Recanati, Premio Internazionale Arte Milano 2017, Premio Eccellenza europea delle Arti Roma Barcellona Parigi 2019.



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