#Cinemanews24. Oggi al cinema Dallas Buyers Club

Cinemanews24.Le recensioni del blogger Marco De Mitri sui film del momento. Se il grande schermo è¨ la tua passione #cinemanews24 è¨ la rubrica che fa per te.

Questa settimana, in anteprima: "Dallas Buyers Club" da oggi al cinema.

"Belli e brutti, pesanti e leggeri, idioti e intelligenti, di film sulle malattie Hollywood ne ha fatti trilioni e sì, pur sempre pochi considerando l'innata capacità umana di ammalarsi e soffrire. Ma perché un'opera incentrata sulla fragilità abbia successo bisogna crearne la giusta fisicità e per questo servono attori particolarmente bravi; pensate a quanto sarebbe imbarazzante mostrare gli stadi di una patologia su un protagonista mal interpretato.

Dallas Buyers Club è perfetto in questo: una rivelazione non per il modo in cui sviluppa la sua storia quanto per la straordinaria interpretazione dei due attori principali, Matthew McConaughey e Jared Leto. Il primo, formatosi in ruoli da belloccio nelle classiche commediole americane e completamente rinato da tre anni a questa parte – consiglio la visione di "Killer Joe", "Mud" e il recente serial, "True Detective", ma anche il folle "The Paperboy" e il plasticoso "Magic Mike" – , ha voluto tentare l'impossibile per Dallas Buyers Club persino dopo centotrentasette rifiuti; il secondo, invece, è il leader dei 30 seconds to Mars ed è già comparso in cult movie quali "Fight Club" e "American Psycho".

Nello specifico. Partendo dal tema dell'omofobia e della scarsa informazione in merito che ha consentito al virus dell'aids di diffondersi, il lungometraggio, ambientato tra le lande desertiche del Texas, sviluppa la storia principale: le speculazioni economiche delle industrie farmaceutiche ai danni dei cittadini. Negli anni '80, dopo una vita tra rodei, alcol, droga e fornicazione, Ron Woodroof (Matthew McConaughey), elettricista e bifolco cowboy, scopre di essere sieropositivo e di avere un mese di vita. Costretto a fuggire da Dallas perché allontanato dai suoi stessi amici omofobi, si pensava la malattia si contraesse solo tra gay, Ron inizia un viaggio alla ricerche di cure alternative in Messico. Incontrerà l'efebico Rayon (Jared Leto), un trans, con il quale instaura un'amicizia impossibile. Il duo darà il via ad un'attività destinata a lasciare un segno nel campo farmacologico: la distribuzione di medicinali non approvati dall'FDA (food and drugs) ma che, secondo i risultati, allungavano, migliorandola, la vita dei sieropositivi. Morirà dopo sette anni.

Non è un film sulla malattia, questo. Non si riduce a semplici moralismi sulle precauzioni da seguire, no, nulla di tutto questo. È una visione delicata e sobria che non lascia inermi. Una commovente storia di una lotta, tra le dolorose e difficili conseguenze, di un uomo contro un sistema spietato. Tratto da una storia vera, ha molto di Erin Brockovich e poco di Philadelphia tanto per intenderci, ha il tocco di un pregevole racconto d'amicizia e la violenza del mondo in cui si approfondisce. Gli stessi difetti sono dettate dal voler alleggerire l'enorme peso del racconto. Ma è con la regia di Jean-Marc Vallée funzionale al tema trattato che Dallas Buyers Club riesce a far emergere il talento spaventoso dei due attori; entrambi magri, ossuti, dai visi pallidi e dagli occhi malinconici, dalla voce modificata dagli accenti del sud, i quali entrano, prepotentemente, nel profondo, lasciando una malinconica lezione di vita.

 Sulla sua spietata ironia".



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