Lu mietecu te li pacci. Risate a tutta forza con le Rote Pacce

L’ancestrale paura della pazzia in una commedia esilarante diretta da Mauro Brunetti. Dopo il succeso del teatro Apollo a Lecce, ieri la replica nel piccolo teatro della Neve a Strudà

Ridere fa bene alla salute e la compagnia Rote Pacce, diretta da Oronzino Invitto, fa la sua parte per farci stare meglio.

Ieri a Strudà, nel teatro della neve, importante tappa della rassegna teatrale che ha visto di scena la commedia in dialetto leccese dal titolo “lu mietecu te li pacci”, magistralmente interpretata da attori locali di grande esperienza.

La storia racconta la surreale vicenda di un giovane creduto laureato e quindi medico dai familiari che lo hanno mantenuto agli studi e che invece ha sperperato tutte le risorse al gioco, senza mai completare gli studi. Lo zio, suo mecenate e finanziatore, giunto da maglie a Lecce per verificare le fortune professionali del nipote lautamente beneficiato, si trova inconsapevolmente vittima di un inganno ordito proprio dal giovane Ciccillo per non rivelare allo zio la realtà dei fatti. Ed è così che il facoltoso don Corrado Battipalle, dopo aver deciso di ispezionare la clinica diretta dal nipote, falso psichiatra, si ritrova circondato da mille stravaganze ad opera degli ospiti di un albergo, fatti passare per malati di mente.

In realtà la paura inconscia della pazzia, attraverso i meccanismi narrativi particolarmente brillanti e una sceneggiatura a dir poco esilarante, si intreccia perfettamente con le azioni, i gesti e le parole dei protagonisti che si prestano naturalmente ad essere scambiati per autentici pazzi furiosi. Alla fine la verità verrà a galla in un crescendo di colpi di scena e risate a crepapelle.

Tra i tanti interpreti che hanno saputo regalare momenti divertenti e di alta teatralità si ricordano quelli principali, con Giacomo Tramacere, nei panni di Don Corrado Battipalle, e con lui la voce inebriante di Loredana De Benedetto, nel ruolo della moglie del ricco possidente. Una sottolineatura particolare va rivolta alle strepitose doti attoriali di Graziella Paiano, storica interprete della tradizione culturale salentina, e a Giorgio Coppola, nel ruolo dell’amico che si offre per fare la parte del cantante pazzo al fine di raggirare la famiglia del falso dr. Ciccillo.

L’organizzazione e l’allestimento sono stati curati con estrema professionalità ed eleganza da Renato Antonucci, mentre lo spettacolo è stato presentato dal noto musicista e cantante Salvatore Pandarese.



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