Dal Salento a Novara: Valentino Marra e il teatro della vita

L’arte salentina va in scena grazie a livello nazionale grazie alle opere di Valentino Marra, pittore e scultuore salentino nato a Martano. Le sue rappresentazioni saranno in mostra a Orta San Giulio, provincia di Novara, dal 7 dicembre al 7 gennaio.

Sabato 7 dicembre (ore 18.30 – ingresso gratuito) presso il Palazzo della Comunità di Orta San Giulio, in provincia di Novara, si terrà l'inaugurazione di Dreams on canvas, personale dedicata all'artista pugliese Valentino Marra, organizzata da Art&Co Gallerie e curata da Francesca Franco e Tiziano Giurin, procuratore dell'artista e ambasciatore per la candidatura di Lecce a Capitale della Cultura 2019. Dopo le partecipazioni alle due ultime mostre della galleria Art&Co di Lecce (Forever Marilyn e Once Upon a time al fianco di artisti come Andy Warhol, Emilio Tadini, Ugo Nespolo, Mark Kostabi, Mimmo Rotella), circa settanta opere dell'artista saranno esposte sino al 7 gennaio nel "palazzotto", costruito nel 1582, che rappresenta una delle più importanti testimonianze storico-architettoniche del borgo lombardo.

Valentino Marra, pittore e scultore salentino (nato a Martano, in provincia di Lecce, nel 1956), si è diplomato Maestro d’Arte presso l’Istituto Statale “Gioacchino Toma” e successivamente presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce. Ha esposto le sue opere in qualificate mostre personali e di gruppo in diverse città italiane e straniere dal 1980 in poi. Le sue Madonne dominano gli altari di alcune delle cappelle private più prestigiose della sua terra. Ha eseguito le Pale d’altare della Chiesa Degli Angeli a Lecce (2009). È presente con le sue opere nelle più importanti fiere d’arte contemporanea nazionali ed internazionali, le facce e i dipinti dedicati a Marilyn Monroe oggi sono in numerose collezioni private e nelle gallerie più prestigiose. Dopo la lunga esperienza di scultore e di pittore di pale d'altare, altre immagini, infatti, premono sotto la pelle della sua pittura, spingendo l'artista a scandagliare l'iconografia popolare contemporanea, alla ricerca di una figura femminile capace di farsi interprete di un cambiamento epocale e di una riflessione sul significato e sulla verità della vita. "Nell’arte del maestro echeggia una reminiscenza di pittura antica, quella di una certa ‘maniera’ di lavorare con i pennelli ed il colore. La sua pittura parla di passato e di futuro insieme, con una personalissima tecnica che lui chiama ‘quadridimensione’. Le sue opere ci attraggono e meravigliano per il loro forte impatto emotivo che attraverso le sue figure reali e fantasiose al contempo coinvolgono il nostro inconscio e ci trascinano nel suo mondo di luce e colore […] Un’arte dunque contemporanea che parla al futuro, che indaga l’esistenza e l’uomo interagendo con esso attraverso la forza del colore che con la sua interpretazione cromatica costruisce visioni emozionali che arrivano dritte al cuore. Un segno magico e insieme costruito e meditato, un impatto visivo forte e suggestivo, che richiama valori estetici e morali", sottolinea il curatore Tiziano Giurin. "Valentino Marra rappresenta la vita dei personaggi che racconta, ne coglie l'intimità, riesce ad esprimere attraverso una sola immagine la teatralità delle loro emozioni".

"La pittura di Valentino Marra si basa sulla fusione dell’arte temporanea con l’arte tradizionale rispetto alla quale ne esce con una visualità forte e complessa; in quello spazio dove il tempo è la coscienza dell’istante, e l’istante è il divenire della coscienza", sottolinea Mirella Coricciati, direttore della Galleria Art&Co di Lecce. "Tutto si trasforma con un lento e minuzioso lavoro della pittura ad olio su tela. Ogni opera è un fotogramma scattato dentro la sua mente, immagini, così ricche di sentimento e perneate di sogni. Il risultato è prezioso, insieme delicato è drammatico per la tessitura della luce e la descrizione del pensiero elevando il livello raggiunto a opera d’arte. E’ una interazione conscio e inconscio in un processo in cui la precisione della tecnica si incontra e si scontra con l’imprevedibilità e l’incognità dell’uomo. Valentino Marra nasce figurativo, ma con le nuove opere si spinge oltre il naturalismo, penetra nella dimensione lirica del ricordo e della comunicazione, in quello spazio del cuore, dove la luce, le stagioni della natura e della vita, incarnano i protagonisti del suo immaginario, trasformandosi in pura poesia in un intima confessione di se stesso; sempre alla continua ricerca della propria anima".

"Marra afferma l'esigenza di riscattare uno spazio indispensabile di sospensione che, senza annullarla, metta però tra parentesi la realtà, per riflettere su questioni personali che riguardano tutti: esigenze e felicità, memoria e oblio, fondatezza e inconsistenza, costrizione e libertà, passato e futuro. Lo fa optando per una pittura lenta e meticolosa contraria a ogni imperativo di efficiente produttività", scrive Francesca Francostorico dell'artecritico e curatore indipendente. "Il tema dell'immagine femminile è ricorrente nella pittura di Marra, quasi egli avvertisse in essa il coagularsi di un'identità propria, complementare rispetto a quella maschile della veglia e della coscienza. […] Nell'arte, lo porta a scontrarsi con una tra le icone più radicate nell'immaginario collettivo occidentale Marilyn Monroe. Una figura solo apparentemente facile e glamour perché profetica della rivoluzione sessuale avviata, ancora prima del 1968, da un nuovo tipo di donna: autonoma, sincera, problematica nel suo desiderio di conoscere il mondo e se stessa, ma che la morte assurda e prematura aveva reso testimone-vittima tanto di una ricerca autentica e ansiosa quanto di una profonda insoddisfazione. Anche tra i lavori più recenti", conclude, "l'immagine femminile continua ad avere un posto speciale nella riflessione di Marra, che percorre il tempo e lo spazio in tutte le direzioni per individuare i suoi modelli e appropriassi della loro effige".

In occasione della mostra è stato realizzato un catalogo prodotto e distribuito in tutto il mondo da Silvana editoriale, casa editrice milanese fondata da Amilcare Pizzi nel 1914 e che vanta una produzione che spazia dalle monografie d’arte ai cataloghi espositivi e museali, dal disegno alla fotografia, dal design alla storia e alla comunicazione, arricchendosi di duecento titoli ogni anno (www.silvanaeditoriale.it). Apertura mostra dal 7 dicembre al 7 gennaio. Orario sabato 14 – 18, domenica 10.30 – 12,30 / 14 – 18. Aperture straordinarie 26 dicembre e 6 gennaio con orari della domenica (info 0322 955264 – [email protected]).