
Le note del tormentone di Pharrell Williams sembrano aver contagiato anche il Salento e così anche Lecce si aggiunge al lungo elenco di città «happy»
In realtà un po' sentivamo la mancanza di quel tormentone che ci allietava le giornate anche nei posti più impensabili. E guai a considerarli ridondanti o peggio odiosi. Quei motivetti che minano spesso la soglia di sopportabilità quando non ci sono… si cercano disperatamente. Il cliché più o meno è sempre lo stesso: da una parte la musica, dall’altro la rete ed il gioco è fatto. Il resto è solo una conseguenza. Funzionano così, come nella vita: il nuovo sostituisce il vecchio diventando la “moda” del momento senza nemmeno troppi perché, calcoli complicati, spiegazioni filosofiche, teorie macchinose. Succede e basta! Contagia e trascina dividendo il mondo a metà tra chi senza pensarci troppo si getta a capofitto per produrre il remake più simpatico e chi invece si interroga sui motivi di tanto successo cercando di rintracciarli nelle spiegazioni più improbabili. È accaduto con "Il Pulcino Pio" con "Gangnam Style" o con l’"Harlem Shake". C’è chi la chiama “socialità”, chi “viralità”, chi si diverte all’impazzata e chi riesce a leggere soltanto il lato “stupido” della vicenda. Ma sono soltanto tanti tasselli di un fenomeno che, pur nella sua semplicità, sfugge a logiche lineari: è l’altra faccia della medaglia di un passaparola inarrestabile che su YouTube sta producendo milioni e milioni di pagine viste in una miriade di rivoli paralleli.
E così per i nostalgici, il tormentone è arrivato anche quest'anno. Happy è praticamente la canzone più ascoltata del momento. E se questo non bastasse anche la più riprodotta tanto da conquistare l' ambito appellativo di fenomeno virale. Con le sue note, Pharrell Williams ha conquistato tutti, riuscendo a far è ballare persino la platea degli Oscar (compresa una scatenatissima Meryl Streep in prima fila) e ora, tanto in Italia quanto nel resto del mondo, il brano è candidato a diventare il più social di sempre.
Nessuno si sarebbe mai aspettato che la canzone del 40enne statunitense, pensata per il film di animazione “Cattivissimo me 2”, riuscisse ad arrivare in cima alle classifiche in ben 16 nazioni. Eppure è successo. Ma è sul territorio che il video con la città che balla ha fatto presa. Palermo, Napoli, Milano, Roma, Bologna, Firenze, Torino…tante sono le città italiane che hanno risposto all’appello.
E secondo voi Lecce poteva essere da meno? Assolutamente no. Il videoclip è stato ideato da "CDJ Show Radio" una web-radio realizzata da alcuni giovani ragazzi per rispondere alla necessità di dare voce alle loro idee, alle loro iniziative e mossi dalla voglia di cambiare la realtà di tutti i giorni. Ma oltre a fare da cassa di risonanza ad una generazione che ha voglia di mettersi in gioco, il progetto nasce anche con l'intento di ricavare fondi per la ricerca sul cancro in collaborazione con l'ospedale Vito Fazzi di Lecce. CDJ SHOW-Ridi che ti passa è caratterizzata da molteplici orizzonti comunicativi che spaziano dall’informazione sulle opportunità per il mondo giovanile e studentesco, al panorama musicale con particolare attenzione per i fenomeni emergenti, all’agenda delle iniziative culturali. CDJ SHOW vanta numerosi ascolti in tutto il Salento e anche in varie parti d'Italia. Una forma di espressione creata e pensata per riflettere le tendenze, gli interessi e la voglia di essere protagonisti del mondo dei ragazzi di oggi.
Il risultato è una bellissima cartolina della nostra bella Lecce con una guest star d'eccezione. Guardare per credere…
Regia:
Alessandro Colonna(CDJ Show)
Luca Podo(CDJ Show)
Riprese:
Giorgio Gabe
Montaggio:
Riccardo Cavallo