I carbonai e la storia del territorio nella festa della Cranàra di Calimera

Torna per il quarto anno consecutivo nella cittadina grika la festa della Cranàra, un evento di forte impatto suggestivo e dal grande significato culturale, che riporta indietro nel tempo. Tanti gli eventi dal 23 al 29 maggio prossimi.

Torna, a Calimera, la Festa della Cranàra e quest’anno sarà la quarta edizione. Dal 23 al 29 maggio, l’antica produzione dei carboni rivive nel cuore del Paese griko, con un programma ricco di eventi.

La riscoperta di un antico mestiere e la volontà di mantenere vivo il suo ricordo segnano uno degli eventi più importanti della primavera salentina. La manifestazione, organizzata dalla Pro Loco, va in scena in largo Madonna del Mantovano, un tratto di terra suggestiva e affascinante, al confine tra Calimera e Martignano.

Per il quarto anno consecutivo, la città grika fa, dunque, un salto nel passato e riporta in vita fotogrammi di vita contadina, quella dei “craunari” (carbonai), vissuta, giorno e notte, dinanzi a un cumulo di terra, dove un lungo processo trasformava il legname in carbone. Tornano così ad animarsi vivide pagine di storia economica e sociale del paese, sapientemente raccontate da mani esperte di persone che hanno saputo “catturare” i trucchi di un mestiere tramandato solo con le parole.

Il Calendario è davvero ricco di appuntamenti. Nei primi tre giorni, lunedi 23, martedì 24 e mercoledì 25 maggio, sono in programma, a cura dei soci Pro Loco,  l’allestimento della Cranàra, l’accensione (il 24) e la sua manutenzione, fino al 29. In questi giorni, oltre all’antica produzione del carbone, si può visitare l’”ambrakkiu”, vale a dire il rifugio notturno dei carbonai. Degno di nota è l’incontro di giovedì 26 maggio alle ore 21:30, con il prof. Salvatore Tommasi.
L’esperto di storia locale racconta il mestiere dei craunari calimeresi e del loro lungo tempo speso e sospeso tra il fumo bluastro e denso di una carbonaia accesa; a seguire ronde spontanee di musica popolare. 

Venerdì 27, la festa si apre alle 18:30 con un’esibizione equestre, mentre alle 22:00 si esibiscono i Marrukeddha, assieme ai Ta ZZematari. Sabato 28, sempre alle 22:00 è la volta invece, dei Folkalore, domenica 29, della Malarazza Ensemble. Tra suoni e balli, tra contaminazione di musica e folklore, si possono degustare dal 26 al 29, piatti tipici della cultura contadina salentina. L’ultimo appuntamento è fissato per lunedì 30 maggio al Cinema Elio.  Il documentario  “Skàttome kannò” (Zappiamo fumo), realizzato dall’associazione Parco Palmieri di Martignano, riguardante l’allestimento della Cranàra, suggella l’impegno e la dedizione, profusi dai soci a mantenere vie le tradizioni del paese.

 “E’ una festa molto importante” – chiosa il Presidente Vincenzo Garrapa, che da poco riconfermato alla guida dell’Associazione, ribadisce più volte come “questo appuntamento, assieme alla Festa di San Luigi dei Lampioni e de “lu Cuturùsciu” rappresentano il risultato più bello del grande lavoro di volontariato, svolto dai tanti soci. Quest’anno, poi – conclude – oltre a registrare il record di iscrizioni, che ammontano a 180, c’è ancora più fermento, grazie all’azione dei giovani, rappresentati dalla vice presidente, Silvia Castrignanò e dai ragazzi del servizio civile”.

La Festa della Cranàra è uno dei tanti eventi che Leccenews24 vi propone.



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