Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano. Con questa riflessione, Antoine de Saint-Exupéry dedica “Il Piccolo Principe” all’amico Leone Werth, chiedendo perdono ai bambini per averlo dedicato a una “persona grande” e giustificandosi dicendo che si tratta del suo migliore amico. Allora specifica: “A Leone Werth. Quando era un bambino”.
Il Piccolo Principe si deve leggere due volte, da bambini e da adulti
“Il Piccolo Principe” si deve leggere almeno due volte. La prima quando si è bambini, per essere parte del pubblico di lettori con il quale Antoine de Saint-Exupèry tenta di giustificarsi. La seconda da adulti, soprattutto se si è uno di quegli adulti che hanno dimenticato di essere stati bambini. Rileggerlo da adulti è un modo per ricordare che gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino senza trovare quello che cercano perché cercano con gli occhi. Ma, gli occhi, l’essenziale non lo possono vedere, perché “bisogna cercare col cuore”. Rileggendolo, gli adulti ricorderanno che creare legami significa diventare l’uno per l’altro unici al mondo e che c’è qualcosa di molto importante che si deve dedicare per poterli mantenere saldi: il tempo.
“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” spiega la volpe al Piccolo Principe che, nel suo vagabondare da un pianeta all’altro, non ha mai dimenticato la sua rosa per la quale prova un sentimento al quale, forse, non sa dare un nome – e che nel libro non viene mai nominato – ma che sappiamo essere il risultato della cura e della protezione che si dedica a qualcun altro: l’amicizia. Rileggendolo, gli adulti ricorderanno il batticuore dell’istante in cui il Piccolo Principe scompare e chissà, ritorna sul suo pianeta lontano, a coltivare la sua rosa e a guardare i suoi tramonti.
Con “Il Piccolo Principe” si apre, Sabato 9 novembre alle ore 20.30, la stagione teatrale “Stasera è di teatro”, organizzata dall’Associazione “Piazza Assunzione”, presso l’Auditorium Don Tonino Bello di Alessano. La stagione si concluderà il 16 aprile 2020 e prevede la messa in scena di sei spettacoli prodotti dalla Compagnia “Salvatore Della Villa”. “Il Piccolo Principe” sarà introdotto da Roberto Figini e Santina Morciano.
La stagione teatrale di Alessano
Dopo Il piccolo principe, i successivi spettacoli sono i seguenti:
il 15 dicembre “Mi sono fatto…a pezzi!” di e con Salvatore Della Villa;
il 25 gennaio”Il Grigio” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini;
il 9 febbraio “Il vestito nuovo dell’imperatore… e altre storie” di Gianni Rodari;
il 21 marzo il concerto poetico “Bestiario Salentino”;
chiuderanno la stagione i due atti unici “La Giara” e “L’altro Figlio” di Luigi Pirandello.
Dopo aver riletto “Il Piccolo Principe”, dopo aver assistito allo spettacolo del 9 novembre, gli adulti ricorderanno di guardare il cielo un po’ più spesso: “Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!”. Lo guarderanno, forse, per ricordarsi di essere stati bambini. Lo guarderanno sperando di sentire qualcuno ridere su una di quelle stelle”.
Info
Il Piccolo Principe
Alessano (Lecce) – Auditorium “Don Tonino Bello”, Piazza Don Tonino Bello – ore 20:30
ingresso a pagamento, 8 euro
Info: 3297155894