“Un desco per Artemisia. Artes versus violenza”, all’Istituto Ciardo Pellegrino un incontro sulla pittrice

La manifestazione si svolgerà presso la scuola d’arte del capoluogo questa sera a partire dalle ore 18.00. All’evento prenderanno parte  il Prefetto e l’Assessore alle Politiche Sociali di Lecce.

Di Artemisia Gentileschi Roberto Longhi parlò come dell’«unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa fosse la pittura, e il colore, e l’impasto, e simili essenzialità…».

A questa straordinaria pittrice è dedicato l’appuntamento Un desco per Artemisia. Artes versus violenza che si terrà sabato 30 novembre (ore 18:00) presso il Liceo artistico e coreutico “Ciardo Pellegrino” in Viale De Pietro 12 a Lecce.

L’incontro promosso dalla Dirigente dell’Istituto Tiziana Paola Rucco, dai docenti e dagli alunni del Liceo, nasce da un’idea didattica pluridisciplinare della prof.ssa di storia dell’arte Maria Agostinacchio, concentrato sullo studio di Artemisia Gentileschi, la celebre e talentuosa pittrice che ebbe il coraggio di denunciare il suo stupratore il pittore  Agostino Tassi, condannato il 27 novembre 1612 per la deflorazione di Artemisia, corruzione dei testimoni e diffamazione di Orazio Gentileschi padre della pittrice.

Il titolo “Un desco per Artemisia” deriva da un oggetto circolare, un vassoio, usato per portare le vivande alle partorienti o come dono di nozze. Da oggetto di uso comune, divenne un formato tipico nella pittura rinascimentale realizzato come buon augurio in occasione di nozze. La scelta del desco sottolinea che le violenze avvengono spesso in ambito familiare come dimostra la stessa vicenda di Artemisia.

Saranno ospiti della serata Maria Teresa Cucinotta, Prefetto di Lecce, Vincenzo Melilli, Dirigente Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce, Silvia Miglietta, Assessore alle politiche sociali del Comune di Lecce. Interviene Maria Luisa Toto, fondatrice del centro antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce, nato nel 1998 e dedicato alla prima donna assessore alla cultura a Nardò, assassinata la notte del 31 marzo 1984, a soli 33 anni, per essersi opposta alla speculazione edilizia nel territorio di Porto Selvaggio.

La serata prevede interventi canori a cura dell’alunna Marilù Calafiore preparata dalla prof.ssa Marianna Greco, che eseguirà “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini e “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia;  la mostra di pittura e scultura degli alunni della 4 F indirizzo arti figurative, a cura dei professori Enzo de Giorgi e Giovanni Scupola, corredati da riflessioni degli studenti coordinati dalla prof.ssa Antonella Gravante; la coreografia degli alunni della 4 A Coreutico sulla “Canzone di Marinella” di De Andrè e Mina, preparati dai professori Giuseppe La Regina e Nella Regalino; la lettura teatralizzata di stralci del processo di Artemisia letti dagli studenti Marilù Calafiore, Leonardo Gerardi e Giulia Latino preparati dalla prof.ssa Maria Antonietta Tarantino e infine il video-spot “Urliamo no ai silenzi” realizzato dagli alunni della 4 H Design, autori anche delle foto in mostra, a cura dei professori Dario Patrocinio e Margherita Prisco, quest’ultima promotrice di un progetto work-in-progress sulle donne artiste per un manuale integrato di Storia dell’arte.

Le arti diventano antidoto alla violenza e la bellezza si configura come presidio del rispetto.

 



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