Linguistica e letteratura a Lecce per un omaggio alla poesia di Pierfranco Bruni con Annarita Miglietta e Carlo Alberto Augieri, in un incontro d’eccellenza a Lecce, il 7 febbraio alle ore 18:30, presso la Libreria Liberrima.
L’occasione la offre il volume “Quando Morgana mi raccontò”, recentissima opera del poeta.
Dialogheranno, ripetiamo, Annarita Miglietta e Carlo Alberto Augieri, docenti di linguistica e letteratura italiana presso l’Università del Salento, in un’anteprima nazionale.
Il libro, è un tomo di oltre 352 pagine ed è dedicato all’ultima produzione poetica di Pierfranco Bruni. “Ogni parola ha un gesto di magia”. Un poeta e la letteratura nella storia di un uomo. Un incontro tra tre personalità che parlano di poesia e si confrontano sui sentimenti della parola e la ricerca dei linguaggi. In “Quando Morgana mi raccontò” il velo del mistero è una magia che sembra provenire da echi di tempo e di destino. Un poesia potente e delicata, scavata e alchemica, toccata e toccante e misteriosa.
Morgana è, appunto, una metafora, un mito, un ancestrale intreccio di linguaggi e di sentieri percorribili con l’attenzione arcana dei veri maestri. Pierfranco Bruni è un maestro. Questo libro lo conferma con una immensa regia tra il pensiero poetico, il cammino mitico, il dare sapiente e filosofico. La poesia, in questo libro è un lungo viaggio. Si incontrano metafisici cammini tra le metafore, i miti, la memoria e il ricordare in un elegante tracciato semantico, la cui visione estetica diventa tradizione e innovazione, vissuto ed esistenza.
L’opera è un testo completamente organico pur nelle articolate sezioni che reggono il complesso monumentale del libro stesso in una grammatica delle conoscenze stilistiche tra dimensioni oniriche e tempo abitato. Una poesia che è espressione di tradizione e ricerca nella summa linguistica e di coerenza poetica che parte da anni di intensa meditazione.
Le voci sono destini e i luoghi sono geografie del cuore e terre abitate che restano come scavi in una testimonianza d’uomo. Una storia poetica nel destino di un poeta. Gli archetipi formano una griglia in cui i simboli sono voci che giungono da distanze come il personaggio di Leucò, o come gli occhi di Maria Maddalena in un sacro rivelante incontro tra la magia e il sacro. Gli amori che hanno fatto una vita sono tra le pagine come i luoghi tra i mari e i deserti, tra i porti e l’isola.
Un poeta che nasce nel Novecento delle culture mediterranee e resta nell’attesa delle luci delle aurore, come ebbe a dire di lui Romano Battaglia in una serata versiliana.