La Foresta Urbana for Kids: domani tutti in sella

Si terrà venerdì 5 gennaio un’affascinante escursione in sella alla propria bici, alla scoperta della Foresta urbana di Lecce, poi vi sarà lo spettacolo teatrale.

foresta-lecce

Dopo anni di lavoro e con risorse minime, i volontari del WWF, nella Giornata degli alberi, 21 novembre 2015, riaprirono il sito di via San Cesario con centinaia di cittadini che hanno scoperto la bellezza della cava. A distanza di circa due anni, domani 5 gennaio, chi vorrà, potrà partecipare ad una inconsueta escursione naturalistica, una foresta nella città: la meraviglia di una cava sottratta al lungo abbandono. Non si può restare indifferenti davanti alla prepotente bellezza della vegetazione che riempie gli spazi dei vuoti urbani.

Si partirà alle ore 9.00 dalla Ciclofficina Popolare Knos per raggiungere la Foresta urbana di Lecce, nel parco delle Cave di Via San Cesario, in sella alla propria bicicletta. Al termine, il teatro aspetterà gli escursionisti, grandi e piccini, all’interno del Museo Ferroviario, con gli spettacoli: “Il Re del paniere” con Daria Paoletta, “L’Aquila delle sette montagne” con Enrico Messina e “Pirati” con Giuseppe Ciciriello,

L’evento è organizzato da Ciclofficina Popolare Knos in collaborazione con il Kids Festival Internazionale del Teatro, WWF Salento e il sostegno dei Pollicini Verdi Agriludoterra APS Lecce, di Francesca Sgobio.

Per partecipare, si può portare la propria bicicletta, oppure prenotarne una della Ciclofficina Knos con un piccolo contributo. Sono disponibili su prenotazione bici senza rotelle adatte per bambini dai sei ai nove anni.

Una foresta nella città

La foresta urbana è il giardino segreto di Lecce, rimasto celato per più di sessanta anni, è un luogo nascosto ai più, in cui la natura si è riappropriata dei suoi spazi, dando così rifugio ad inquilini speciali: volpi, tassi, taccole, merli, civette, barbagianni e tanti altri amorevoli amici. Il polmone verde della città è posto al di sotto del livello stradale nell’ex cava di estrazione di pietra leccese che si è trasformata con il trascorrere degli anni in uno splendido e rigoglioso giardino sotterraneo, scrigno prezioso per l’enorme biodiversità che ci vive.

Gli spettacoli

Il Re nel paniere” è una delle fiabe raccolte da Italo Calvino. Una storia che racconta di un rapporto di odio e amore tra il re e la figlia del legnaiolo. Leonetta, da subito esprime un coraggio e una forza singolare per essere un personaggio femminile di una fiaba popolare fino al lieto finale capace di sorprendere.

L’Aquila delle sette montagne” tratta di un re saggio, dei suoi tre figli e di un albero di pere che custodisce la memoria del mondo. Un’aquila e una ragazza, la bella delle sette montagne. Il viaggio di un ragazzo temerario e la fuga di due giovani amanti. Una storia antica di amore e memoria.

Pirati”, invece, è una narrazione che incontra il pubblico sotto forma di parola raccontata e musicata. La tecnica si lega a quella d’attore e alla musica per raccontare di mare, di ingiustizia, di legalità, di amore e di libertà. Due Pirati, Il Capitano JSM e il suo Compagno Bacuon come due naufraghi su una imbarcazione di fortuna, in bonaccia, attendono il vento che li porti lontano, per compagnia hanno solo il mare, gli squali, un violino, una fisarmonica, una botte di rum e i propri fantasmi da esorcizzare con la musica e le parole. Traghettano il pubblico in un viaggio, rocambolesco fra naufragi e ammutinamenti, arrembaggi e amori impossibili, fra storie di pirati, ingiustizie e libertà.

Un piccolo festival della narrazione all’interno del Festival Kids, un modo originale per scoprire il Museo Ferroviario di Lecce e viaggiare con la fantasia a bordo delle vecchie locomotive che vi sono custodite, guidati da alcuni dei più interessanti attori e/o narratori del panorama pugliese e nazionale. Ad accogliere i viaggiatori sarà lo strampalato capostazione di Kids Dario Cadei.

La foresta urbana è un’avventura che vale la pena vivere per riscoprire un immenso patrimonio naturalistico nato quasi per caso.

A cura di Serena Pacella Coluccia



In questo articolo: