La cittadinanza onoraria di Campi Salentina a Saba Anglana

In occasione di uno degli appuntamenti di Fineterra 2013, il 18 Luglio verrà assegnata la cittadinanza onoraria di Campi Salentina alla cantante Italo-Somala Saba Anglana.

FINETERRA fa tappa a Campi Salentina per uno degli appuntamenti più significativi dell’edizione 2013 della Rassegna. Nella ricorrenza dei 50 anni dalla Fondazione dell’Unione Africana, La Provincia di Lecce, con l’Istituto di Culture Mediterranee e il Comune di Campi hanno voluto celebrare questa importante ricorrenza con un gesto carico di significati politici, umanitari ed affettivi Insieme. Il 18 luglio alle ore 20 presso la sala consiliare del Comune di Campi si terrà la cerimonia ufficiale di conferimento alla cantante Italo- Somala Saba Anglana della cittadinanza onoraria.

Forse pochi lo sanno ma le radici della bravissima artista sono Salentine. Il padre di Saba Anglana, come denuncia il cognome, era proprio di Campi Salentina. Ma la scelta dell’Amministrazione di Campi non è dettata soltanto da motivi campanilistici, essa vuole essere anche un riconoscimento al talento artistico della cantante e alla sue battaglie per l’accesso all’acqua per le popolazioni africane in favore delle campagne umanitarie di AMREF nell’Africa Orientale. Testimone di Saba Anglana nella cerimonia ufficiale di conferimento della cittadinanza onoraria sarà la giornalista RAI e direttore di RAINEWS 24, Monica Maggioni. Alla cerimonia prenderanno parte anche il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, la Vice-presidente Simona Manca e l’Assessore Massimo Como. Alle 22, in Piazza libertà si terrà l’atteso concerto di Saba Anglana.

I concerti di Saba Anglana sono eventi travolgenti, ricchi di significati, di culture musicali, di ibridazione, di Africa e Italia, di futuro della società italiana. Nella band Saba, voce,Tatè Nsongan, chitarra, Cheikh Fall, djembe, drum e kora, Martino Roberts al basso L'Africa dell'Est è il nodo vitale di diverse culture in cui Saba è nata.  Questa geografia fisica ed emozionale  fa da sfondo attivo al concerto che si fa racconto.  Diventa dialogo polifonico tra i personaggi e i luoghi che evoca l'artista dalla sua galleria privata: memorie, visi, corpi, canti, profumi, sapori, immagini, episodi descritti e concertati per risuonare insieme. A nutrire il percorso in musica, non solo l'Africa dei natali e dell'albero genealogico, ma soprattutto la recente esperienza in Kenya attraverso i villaggi e le comunità assistite da Amref, di cui Saba è Testimonial.

Le storie che ne derivano sono state raccolte nel territorio comune dell'incontro, senza nessuna ossessione per le tradizioni: in terra d'Africa come sul palco, la musica  ha l'ambizione di offrire ponti immediati di comunicazione. Nuovi territori dove ci si racconta senza necessità di difendere la propria identità culturale dall'esperienza di un cambiamento. L'immaginazione trasforma così il pubblico da audience a vero e proprio compagno di viaggio. E questo viaggio è la chiave di una visione più ampia, dal particolare del proprio vissuto all'universale condivisibile in cui vibrano, a tempo di musica, diversi livelli di coscienza.  Saba presenta il suo concerto con Cheikh Fall alla kora, e Tatè Nsongan alla chitarra che tessono con lei il tessuto di note e parole, suoni e voci, lingue e linguaggi: dal somalo all'amarico, dallo swahili all'inglese. "La vita ci mescola", in swahili "Life changanysha", appunto, come cita il titolo del suo ultimo album.



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