Le ‘reazioni’ dei visitatori davanti ad un’opera d’arte immortalate in uno scatto. A Otranto le foto di Roberto Cotroneo

Genius Loci. Nel teatro dell’Arte è il titolo del libro di Roberto Cotroneo, ma anche della prima mostra delle sue fotografie che sarà visibile al Castello Aragonese di Otranto fino a domenica, 24 settembre.

Roberto Cotroneo inserisce nel suo ultimo libro «Genius Loci. Nel teatro dell’arte», questa riflessione scritta da Rilke nel 1907 “Tu sai che io nelle esposizioni trovo sempre le persone che vi si aggirano intorno molto più interessanti dei dipinti. La stessa cosa ha luogo in questo Salon d’Automne, con l’eccezione degli spazi dedicati a Cèzanne. Tutta la realtà è lì, dalla sua parte”.
  
Al netto delle tele del maestro impressionista, lo spettacolo è nel pubblico. Non è la prima volta che Roberto Cotroneo indaga il nuovo rapporto tra spettatore-fruitore, spazio sociale ed immagine fotografica. Già ne «Lo sguardo rovesciato» aveva analizzato la nuova era del digitale che ha trasformato, attraverso lo smartphone, ognuno di noi in fotografo capace di costruire un proprio museo ricco di autoritratti (selfie), nature morte, paesaggi marine, foto di storia e familiari o reportage di ogni evento.
  
Lo scrittore continua la sua indagine sostituendo al racconto per parole, un racconto per immagini. La mostra organizzata nel Castello Aragonese di Otranto, allestita in primavera alla Gnam di Roma, ospita una serie di scatti a cui Cotroneo lavora da tempo, incentrati sul pubblico che si aggira nei musei e si relaziona alle opere d’arte. Già la Pop Art aveva svuotato l’opera d’arte dall’essere unica, riproducendo all’infinito l’immagine, e questa spinta anti-esclusivista si accelera con la frequentazione più assidua dei luoghi dell’arte che diventano un vero e proprio palcoscenico in cui pubblico opera e contenitore sono attori inchinati inconsapevolmente alle regole aristoteliche.
  
Mi torna in mente il capolavoro di Velasquez in cui lo spettatore guarda l’artista mentre dipinge i personaggi alla presenza dei committenti ritratti nello specchio (Las Meninas). Così lo sguardo dello scrittore fotografo Cotroneo indugia sul pubblico che guarda l’arte, che abita lo spazio dell’arte, che commenta l’arte, che si stupisce o si annoia, si ferma o si muove, attuale Genius Loci nel teatro dell’arte.
  
La mostra sarà visitabile al Castello Aragonese di Otranto da domenica 11 giugno a domenica 24 settembre. Tutti i giorni dalle 10.00 alle 24.00.



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