Se si è alla ricerca di un romanzo filosofico che porti in un viaggio introspettivo e faccia riflettere sul significato profondo dell’esistenza, “Circostanza volle...” è il libro ideale. Con un titolo che evoca l’incredibile, l’inaspettato e le coincidenze che cambiano il corso della vita, questo romanzo guiderà attraverso un percorso esistenziale ad ampio raggio, dove la protagonista incarna la quintessenza della riflessione.
“Circostanza volle…” non è solo una storia, ma un vero e proprio viaggio. La trama si snoda attraverso un cammino sia fisico che metaforico, ambientato in un contesto territoriale archetipico che funge da specchio per le sfaccettature antropologiche più profonde. Il libro ti invita a intraprendere un viaggio in un quadro naturale di valori, esistenza e resistenza, dove ogni individuo diventa un elemento primordiale di esperienza e conoscenza.
Attraversando con ponderazione gli “accidenti” della vita, ogni evento si trasforma in un caposaldo di passione, speranza e devozione. La narrazione intesse la tela di una visione esistenziale che promuove un afflato poetico, con l’obiettivo di rendere il lettore più consapevole della propria capacità di abitare il mondo. Si tratta di scegliere di “esser-ci” nel qui e ora, abbracciando una prospettiva territoriale che si veste di appartenenza e amore, presupposto fondamentale per prendersi cura di sé stessi e del luogo che ci circonda.
Una delle tematiche centrali del romanzo è la ricerca di senso, che si manifesta in una dimensione dialettica, in costante dialogo tra il sé e l’altro da sé. Il territorio, il luogo in cui si nasce e si vive, assume un ruolo preminente, diventando il luogo dell’anima per antonomasia. È il principio da cui l’origine, intesa come radice, si dis-piega, connotando sia il proprio daimon che il genius loci.
Il connubio tra la protagonista e il suo borgo si rivela come l’estrinsecazione di una filosofia di vita che si evolve in una vera e propria filosofia del luogo dell’anima. Ma non solo: è anche poesia che traduce in stupore la meraviglia del Creato. Il testo è ricco di spunti di riflessione, invitando il lettore a porsi in ascolto e in sintonia con se stessi e con la natura. Nulla viene dato per scontato, e la gioia della propria dimensione vitale, nello spazio-tempo che ci è dato vivere, diventa finalmente accessibile.
“Circostanza volle…” è un inno a tutto ciò che accade lungo il percorso, con l’animo predisposto a cogliere l’attimo della scoperta. Questa predisposizione condurrà a una nuova prospettiva: il territorio, con le sue peculiarità e la sua ricchezza, si ergerà a punto fermo di una ri-nascita che giova a tutti.
“Circostanza volle…” è un’opera che unisce filosofia, poesia e un profondo senso di appartenenza, offrendo un’esperienza di lettura indimenticabile.
