San Martino, storia e tradizioni di una festa che non è solo salentina

L’11 Novembre si festeggia San Martino, ma la festa, a differenza di ciò che pensiamo, ha una storia antica… e non è solo salentina

San Martino è la festa su cui i salentini vorrebbero mettere il copyright, quasi a imprimere un marchio di fabbrica sulla tradizione che vuole festeggiare l’arrivo del vino novello, diventando poi un’occasione per stare con gli amici tra le immancabili pittule, la carne arrostita sul primo fuoco acceso e le chiacchiere fino a tarda sera, anche se negli ultimi anni le mura di casa sono state sostuite dalle stelle che fanno da sfondo agli eventi organizzati per l’occasione. Eppure la tradizione viene da molto, molto lontano.

La storia cristiana

La festa di San Martino vuole rievocare quel senso di solidarietà e carità di Martino di Tours, nato nel 316 o 317 d.C. e figlio di un tribuno della legione romana, originario della Pannonia, l’attuale Ungheria. Quando era un soldato vide un mendicante nudo e affamato e mosso dalla pietà scese da cavallo, tagliò in due il suo mantello e lo donò al poveretto. Poco dopo incontrò un altro mendicante a cui, senza pensarci, regalò l’altra metà. All’improvviso, il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite.

Martino, profondamente scosso dall’episodio, vide in quell’accadimento la mano di Dio e si convertì al Cristianesimo, diventando uomo di preghiera e azione, fino ad essere anche proclamato vescovo dai cittadini di Tours. San Martino è uno dei Santi più venerati in Occidente, dalla Chiesa Cattolica, Ortodossa e Copta. La sua ricorrenza cade l’11 Novembre, giorno della sua sepoltura.

La storia pagana

La festa di San Martino nasce in Francia, quando era ancora sotto l’influsso dei celti pagani che celebravano l’inizio del nuovo anno a Novembre. Se San Martino  è considerato patrono dei soldati e dei viaggiatori nella tradizione cristiana, in quella pagana è anche ritenuto il patrono dei cornuti. Difficile spiegare perché San Martino è il protettore dei mariti traditi. Secondo alcuni l’accostamento nasce perché a Novembre si tenevano numerose fiere di bestiame e quindi di animali muniti di corna; secondo altri perché in questo periodo si svolgevano 12 giorni di sfrenate feste pagane, all’insegna dei bivacchi e degli adulteri; altri ancora pensano che tutto derivi dal fatto che l’ 11/11 ricorda il segno delle corna fatto con le mani.

Tant’è. Cristiana o pagana che sia, la festa di San Martino è molto sentita soprattutto nell’estremo Tacco d’Italia, laddove vi sono profonde tradizioni contadine. Eppure non tutti sanno che la festa di san Martino è una delle più originali tradizioni veneziane.

La tradizione a Venezia

L’11 novembre i bambini, con in mano pentole e coperchi girano di campo in campo e di calle in calle chiedendo qualche spicciolo o qualche dolcetto ai negozianti o ai passanti, cantando una simpatica filastrocca in dialetto veneto. Quasi come una piccola festa di halloween.



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