Passato Halloween… il Salento aspetta con ansia San Martino

Passato Halloween, la notte più spaventosa dell’anno, i salentini cominciano a contare i giorni per un altro imperdibile appuntamento: quello con San Martino

Halloween è notte delle streghe o solo ennesima ‘scusa’ per uscire a divertirsi? Poco importa! Festeggiare il 31 ottobre è una tradizione che, tra polemiche futili e animate discussioni, ha coinvolto e appassionato anche lo stivale. Niente di eclatante se paragonato ad altre città, dove zombie e vampiri, fantasmi e megere scendono in piazza e invadono le strade, per celebrare la fatidica notte in cui «i morti e i vivi sono vicini».

Nel Belpaese è diventato uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno solo da qualche anno. Le zucche intagliate e illuminate ‘colorano’ strade e case, anche se è ancora poco diffusa l’usanza di bussare di porta in porta chiedendo “Trick or treat”. Al dolcetto o scherzetto sono decisamente gli eventi a farla da padrone. Come ogni anno sono tanti i locali, da Lecce a Gallipoli, da Maglie a Porto Cesareo che offrono serate a tema, rigorosamente in costume, con quel velo di noir che rende questa data unica nel suo genere. Momenti da non perdere, attimi da condividere con gli amici…

C’è chi lo ama e c’è chi, invece, lo odia. C’è chi lo ritiene una ricorrenza «sciocca» e chi, ancora, lo archivia come una scusa per lasciarsi un po’ andare in nome del famoso detto «semel in anno licet insanire». Una volta l’anno è lecito impazzire.

Se la gente su Halloween è ancora divisa lo stesso non si può dire per San Martino, un appuntamento storico per ogni salentino che si rispetti. Perché archiviata l’estate, riordinato il guardaroba per lasciar spazio a maglioni, sciarpe e cappotti, è nei calduccio del caminetto, nei colori della natura, nel silenzio dei centri storici che si cerca e trova un motivo per far festa.

L’11 novembre non è solo una data sul calendario, ma un evento carico di consuetudini, di folclore e di tradizione. Il tempo del “giù i pensieri e su i bicchieri”, la rievocazione annuale di un rituale rimasto intatto nel corso dei secoli.

San Martino è molto di più di una ricorrenza. Superati i confini locali, la festa non sembra vivere gli stessi sapori e la stessa incredibile complicità a meno che i salentini che hanno dovuto fare le valigie per studio o lavoro non abbiano fatto scuola. E siccome la nostra “stirpe” è assai diffusa, negli ultimi anni si sono moltiplicati anche gli appuntamenti nel resto d’Italia.

In pochi però sanno che San Martino è anche il protettore dei cornuti. Quel che è certo è che non esiste serata divertente come quella in cui tra carne e buon vino si intonano le note di “Mieru, mieru, mieru la la”… perché come dice un antico proverbio «quando il vino è nell’uomo, il senno è nel fiasco». E questo a streghe e zombie è difficile spiegarlo…



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