
Il prossimo 12 Ottobre, in tutta Italia si svolgerà la seconda Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Un giorno speciale per i musei e le famiglie.
Il MUST di Lecce partecipa a questo meraviglioso evento con i laboratori LedA.
I laboratori LedA, ormai attivi da circa 3 anni in questo progetto, sono curati e messi appunto dalle ArtsTutor Melania Longo( ideatrice del progetto), Marika La Peruta (collaboratrice didattica) e Francesca Colucci (collaboratrice didattica) .
Un progetto che arriva all’ennesima tappa di conferma di un lavoro totalmente attivo e funzionante con i famosi laboratori dedicati ai bambini e alle famiglie di questi ultimi che desiderano l’approccio al mondo dell’arte , dalla preistoria ai giorni nostri, nel modo più semplice e fantasioso possibile.
Il libro ne è protagonista. Messo sempre al primo posto è il ritratto ufficiale di questi laboratori per i più piccoli. La direttrice ed ideatrice dei progetti, Melania Longo, svela a Leccenews24, di essersi ispirata alla responsabile dei servizi educativi presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma , Paola Vassalli , tra l’altro prossima ospite al Must di Lecce il 18 Ottobre per laboratori educativi fortemente voluti dalla stessa.
Le attività si rivolgono a bambini e ragazzi dai 2 ai 12 anni e alle famiglie, proponendo un’occasione eccezionale per la scoperta dell’arte contemporanea.
Nella giornata del 12 Ottobre verrà presentata la prima guida-gioco del Museo per bambini e genitori, uno strumento didattico inedito e un’occasione per FARE arte in prima persona.
La guida “Arte in Tasca-Percorso interattivo per bambini e famiglie” prende spunto dalle collezioni permanenti allestite al piano terra e al primo piano del MUST intitolate “De Sculptura” e “Cosimo Carlucci. Opere e Restauro” .
Durante la giornata i laboratori saranno disponibili e aperti alle persone audio-lese.
Oltre a questa giornata vedremo il MUST protagonista anche nella giornata del 17 e 18 Ottobre: il 17 Ottobre la mostra di Gilgamesh, re sumero di Uruk, diventa realtà.
Non solo un libro ma anche una mostra per l’eroe valoroso alla ricerca della propria umanità.
Precedente ai più noti poemi epici e allo stesso Omero, scritto in caratteri cuneiformi, il più antico racconto del mondo è giunto fino a noi grazie a dodici tavolette di argilla trovate in Mesopotamia a fine ‘800.
Gilgamesh vuole conoscere l’immortalità ed il suo viaggio lo porterà a scoprire la sua sorte di essere umano tra gli umani.
Racconto di ricerca umana, l’epopea contiene anche un excursus sulle scoperte e la storia della decifrazione delle tavolette di argilla trovate dagli archeologi. A proposito di questo, nella sala Archi dell’ex-Convento di Santa Chiara, saranno esposte le tavole i bozzetti e le foto scattate durante la lavorazione, gioielli ispirati ai disegni e alla storia di questo mitologico personaggio.