Notte della Taranta, finite le riprese dell’edizione 2020. I primi scatti con Gianna Nannini, Diodato e Mahmood

Si sono appena concluse le tre serate di registrazione della versione televisiva dell’evento che andrà in onda il 28 agosto su Rai 2, alle ore 22:50.

Si sono concluse le tre serate di registrazione del Concertone La Notte della Taranta 2020 che andrà in onda su Rai 2 il prossimo 28 agosto alle ore 22:50. Un’edizione del tutto diversa dalle altre quella di quest’anno, senza pubblico per evitare il rischio contagi.

Visione cinematografica, dunque, per l’edizione 23 del rito collettivo che ha dovuto rinunciare alla presenza di pubblico. Il racconto è affidato a Sergio Rubini che tra le meraviglie dell’ex Convento degli Agostiniani e le piazze notturne di Puglia, invita il telespettatore a compiere un viaggio nella memoria della Taranta: divinità zoomorfa, evidenzia il direttore artistico Daniele Durante, che “ti possiede” e resiste anche nell’anno più difficile per l’assenza dell’energia in piazza.

Tra gli ospiti di quest’anno Diodato, Mahmood e Gianna Nannini, che dopo 16 anni dall’ultima presenza sul palco della Notte della Taranta, ha accettato l’invito del maestro Paolo Buonvino.

A fare da colonna sonora sono proprio le composizioni di Paolo Buonvino che ritorna all’essenza delle voci popolari di Niceta Petrachi “la simpatichina” e Uccio Aloisi, passando dalle emozioni forti dei canti più amati della tradizione popolare: Lu Rusciu de lu mare, Tamburreddhu meu, Ferma zitella e la buona notte in grico Calinitta. Sulla facciata del Convento scorrono le immagini delle tabacchine, le contadine del Salento protagoniste della lotta al caporalato, quando Gianna Nannini intona Fimmene Fimmene, riproposta a distanza di 16 anni dalla sua prima partecipazione.

Canta in arabo, invece, Mahmood che compie un viaggio sonoro attraverso il Mediterraneo, insieme allo struggente canto d’amore interpretato da Diodato: Beddha ci dormi.

Cinque le coreografie di Sharon Eyal che reinterpreta, in chiave contemporanea, la pizzica salentina. I danzatori del Corpo di ballo della Taranta si muovono sul grande palco di legno a forma di tamburello formando una ronda moderna e con il battito delle mani danno vita ad un corteo che richiama le lotte delle donne contadine.