‘Oltre le Nubi’, il cortometraggio sui fumi dell’ILVA a Venezia riceve gli apprezzamenti della critica

Sbarca a Venezia, alla 72esima Mostra Internazionale del Cinema, il cortometraggio ‘Oltre le Nubi’ prodotto dal Fondo Antidiossina di Taranto e riceve una nota di merito e una menzione speciale dalla Green Cross.

E' innamorato della sua Taranto, l'ambientalista Fabio Matacchiera che, nonostante tutto e tutti, continua a vegliare su ciò che sta lentamente uccidendo la bella Città Bimare. Non si limita solo a registrare i danni che la grande industria siderurgica produce sulla salute dei cittadini, sull'ambiente e le ripercussioni che ne derivano per l'intera cittadinanza, ma raccoglie testimonianze, registra video notturni, incita gli stessi lavoratori dell'ILVA di Taranto a divenire consapevoli che il cambiamento è possibile.
Come una voce nel deserto, spesso solitaria, ma caparbia  e determinata, l'ambientalista tarantino si spinge oltre e porta la sua terra martoriata dai fumi e dalle polveri inquinanti, sul red carpet di Venezia.
"Oltre le nubi" è il cortometraggio con cui Taranto è presente alla 72esima Mostra Internazionale del Cinema. Il Fondo Antidiossina, di cui Fabio Matacchiera è Presidente, è una onlus da anni attiva sul territorio jonico per la ricerca scientifica, la tutela della salute del cittadino e la lotta contro l'inquinamento. Dopo ripetute denunce, dopo aver filmato i fumi nocivi degli altoforni in funzione, dopo aver attenzionato la Magistratura sulla situazione che vive la città, il professore Matacchiera decide di girare un cortometraggio per far vedere ciò che non emerge, per dare una chiave di lettura diversa da quella che le istituzioni, la stampa e le tv locali danno. Se è partita la maxi inchiesta che porterà sul tavolo degli imputati i politici e gli uomini al vertice dell'Ilva è merito di chi, con costanza e amore per la sua città, ha denunciato senza riserve ciò che da anni era sotto gli occhi di tutti, i decessi correlati all'inquinamento, le percentuali di sostanze nocive nelle acque e nel terreno, le interazioni tra il mondo della politica che poteva e doveva fare e che, invece, è rimasto a guardare silenzioso.

Oggi si esulta perchè un'altra Taranto è stata vista dal mondo intero. E' una città ricca di speranza quella che emerge dal cortometraggio. Una vicenda di sofferenza e di malattia trattata con "garbo", con dignità e soprattutto con tanta speranza perchè il futuro per il Capoluogo jonico non può essere sempre grigio come i fumi che da anni l'hanno inquinata a spese della vita di tanti uomini, donne e bambini.
E il lavoro della regista Marcella Mitaritonna, della sceneggiatrice Annagrazia Angolano, degli attori Fabio Matacchiera, Elisa Tugliani e Annarita Del Piano, e di uno dei più grandi nomi della fotografia del cinema italiano, Blasco Giurato, premio Oscar in "Nuovo Cinema Paradiso", è stato ampiamente apprezzato in Laguna tanto da ricevere una nota di merito e una menzione speciale.
Arriva dalla Green Cross, Associazione non governativa fondata da Mikhail Gorbaciov a sostegno dell'ecosostenibilità ambientale, e gratifica non solo i protagonisti del cortometraggio ma tutti i tarantini a cui sta a cuore il destino della propria città.
E se l'anteprima a Venezia ha ricevuto grande successo, con gli apprezzamenti della critica, figuriamoci quanto "rumore" farà il cortometraggio dopo la prima al Teatro Orfeo di Taranto prevista in autunno. Sicuramente non è la gloria personale, ne il successo cinematografico al centro degli interessi di chi emozionato oggi, ma coerente costante sempre, lotta con ogni mezzo a disposizione per una Taranto migliore, per una Taranto che può offrire tanto ancora, oltre le nubi, appunto. 



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