Sarà Eliseo Castrignanò ad dirigere il concerto inaugurale al Teatro Romano dell’Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento OLES, nella nuova veste di Società Cooperativa, appena costituita grazie all'iniziativa dei professori d'orchestra, a seguito della liquidazione della Fondazione ICO Tito Schipa. Dopo una parentesi di collaborazione con la Camerata Musicale salentina nello scorso anno, riprende l’attività concertistica della compagine orchestrale grazie anche all’ intervento “Valorizzazione della cultura e della creatività territoriale – anno 2017” della Regione Puglia affidato al Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito delle attività realizzate a valere sul Patto per la Puglia – Fsc 2014/2020, destinato allo sviluppo dell’attività concertistica delle orchestre pugliesi. La cooperativa OLES si avvale della esperienza consolidata, in ambito artistico-organizzativo, di Giandomenico Vaccari, chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente e Direttore Artistico, e di Maurilio Manca, Vice Presidente con funzioni di Coordinamento artistico-organizzativo.
La bacchetta di Eliseo Castrignanò dirigerà il concerto del Teatro Romano. Noto per le sue numerose collaborazioni e per la versatilità del repertorio, Castrignanò, leccese, ha studiato pianoforte, clavicembalo e organo tra Lecce, Monopoli, Parma e Milano. Dopo anni di esperienza come pianista collaboratore e maestro del coro in diversi teatri del mondo, ha studiato direzione d'orchestra con maestri di fama internazionale a Milano, Firenze, Copenhagen ed ora si dedica costantemente alla direzione, occupandosi indistintamente sia del repertorio operistico che sinfonico e collaborando con orchestre e solisti di fama internazionale quali, Roberto Cappello, Benedetto Lupo, Beatrice Rana, Paata Burchuladze, RaùlGiménez, Gregory Kunde, Bruno Praticò, Désirée Rancatore, Lorenzo Regazzo, Katia Ricciarelli, Dimitra Theodossiou.
Il programma della serata prevede brani noti del repertorio concertistico. Di Carl Maria von Weber Oberon, ouverture J. 306, opera sognante e romantica rappresentata per la prima volta al Covent Garden di Londra nel 1826. Seguono le celeberrime Danze ungheresi per orchestra n.1,5 di Johannes Brahms, opera giovanile del compositore, sintesi delle più colorate e melanconiche sonorità tzigane e magiare. Di Antonin Dvořàk saranno eseguite le Danze slave op.46 (B. 83) n. 1, 7, 8, composte nel 1878 su suggestione dell’opera di Brahms. Diverse sonorità esotiche per le atmosfere andaluse in Carmen, suite n. 1 di Georges Bizet ed infinedi Johann Strauss jrFruhlingsstimmen (Voci di primavera) op.410 e Die Fledermaus (Il pipistrello), ouverture.
di Maria Agostinacchio
