“Benedetta Felicità”, presentata ieri a Cutrofiano la raccolta di versi Patrizia Masciullo.

Si tratta di una raccolta di poesie, poesie senza titolo e dalla punteggiatura mancante Hanno dialogato con l’autrice Manola Duma e Marcello Greco.

Edito da Pensa, è stato presentato ieri sera a Cutrofiano il libro della docente galatinese Patrizia Masciullo dal titolo “Benedetta Felicità”,  raccolta di poesie, poesie senza titolo, dalla punteggiatura mancante, a significare non solo la naturalezza, ma il suo eccezionale voler donare poesia per dare la possibilità a ciascuno di personalizzarne e riviverne gli approdi.

Nell’ affollata Sala delle Scuderie del Palazzo Filomarini hanno dialogato con l’autrice Manola Duma e Marcello Greco.

In molti dei versi declamati, come in “Se solo avessimo pazienza  per attendere l’alba” il disegno universale del poetare ed uno spontaneo coinvolgimento che nel richiamo ai valori vitali, finisce con il richiamare anche le nuove generazioni accorse ad ascoltare la loro professoressa.

Si sono udite parole magiche sul tema dell’avventura, della conquista travagliata, ma personale e quindi comunque vincente, vincente a prescindere. In esse dominante il canto della natura, il canto dell’amore in tutte le sue sfumature, ma anche il monito contro gli abusi e le sopraffazioni.

In “All’ improvviso”  l’ottimismo di una gioia incontenibile che incanta luna e stelle e rinvia allo stesso titolo del libro.

“Il mio viaggio verso le stelle non è diretto”, è stata letta da una commossa ex allieva della poetessa. Così la serata si è rivelata dolcissima con pezzi musicali eseguiti con passione dagli stessi studenti della docente. I giovani hanno accompagnato i versi, rendendo quasi un recital e costruendo così un’atmosfera intrigante.

Con una esibizione magistrale ha colpito il giovanissimo Diego Vergari al sax (parteciperà ad un concorso internazionale a Zagabria). In evidenza una eccezionale Alessandra Mosca al piano, un impeccabile Federico Sergi al clarinetto ed infine la splendida “voce” di Alice Chiriacò.

Una raccolta di emozioni con riferimenti semplici, ma evocativi, quasi francescani, ma maiuscoli nell’energia trasmessa.

Fausto Melissano



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