‘La giusta direzione. Storia di un magistrato’, a San Cesario Antonio De Donno Presenta il suo libro

Il magistrato nel volume racconta la propria carriera in parallelo alle vicende più salienti della storia d’Italia e del Salento (dalla lotta al terrorismo alla quella contro la violenza di genere).

Antonio De Donno è una figura importantissima per il Salento. La sua carriera da magistrato, il suo impegno civile, l’attenzione ai giovani e a quell’antimafia sociale per la quale tanto s’è speso e si spende, hanno contribuito notevolmente a dimostrare che “il fenomeno mafioso si può e si deve sconfiggere”.

Giovedì 5 dicembre, alle ore 18.30, presso il Museo civico di San Cesario di Lecce presenterà il suo libro, ‘La giusta direzione. Storia di un magistrato’,  pubblicato da Manni Editori, in cui De Donno racconta la propria carriera in parallelo alle vicende più salienti della storia d’Italia e del Salento (dalla lotta al terrorismo alla quella contro la violenza di genere).

Sarà l’occasione per affrontare alcuni dei temi cruciali per la lotta alla criminalità, per ascoltare aneddoti, per conoscere dall’interno l’attiva di investigazione ma anche per confrontarsi sulla situazione attuale.

Dal 1990 (anno in cui De Donno tornato a Lecce trovò un Salento falcidiato da decine di omicidi, faide tra clan, estorsioni, traffico di droga, contrabbando di sigarette, attentati) a oggi molto è cambiato. Alla Sacra corona sono state inflitte moltissime sconfitte. Grazie anche alla nascita della Direzione Distrettuale Antimafia, ai collaboratori di giustizia e alle nuove tecnologie di investigazione, i due maxi-processi determinarono un cambio di rotta fondamentale. Tuttavia le mafie hanno solo vestito altri panni. Per questo la battaglia costante di De Donno per diffondere la cultura della legalità, dell’antimafia, del rispetto degli altri, incentrata sui valori della cittadinanza attiva e responsabile, è una battaglia che va raccontata e in cui devono essere coinvolti soprattutto i giovani, interlocutori privilegiati di questo libro.

(Ph Giancarlo Greco)



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