“Mama non Mama”, nuovi appuntamenti teatrali: da Melpignano al “museo grotta” di Matera

Doppio appuntamento per l’originale spettacolo sulla maternità: il 22 giugno sarà offerto gratuitamente nel Palazzo Marchesale, e il 28 giugno, è atteso nel prestigioso museo Musma.

Ci sono nuove date per “Mama non Mama”, lo spettacolo teatrale ideato e scritto dalla giornalista Veronica Valente con la regia di Guido Scopece che si prepara a varcare per la prima volta i confini regionali. Difatti, è stato scelto dal Musma di Matera. Si tratta dell’unico “museo grotta” al mondo. Non solo, anche il più importante museo italiano interamente dedicato alla scultura. Infatti, il prossimo 28 giugno, alle ore 20.30, tra opere che vanno dal 1.800 ai nostri giorni, esposte all’interno di Palazzo Pomarici, nel cuore dei sassi,  andranno in scena nove monologhi per dissacrare la maternità. Per informazioni e prenotazioni su [email protected]; 366.9357768.

Intanto, prima della data di Matera, il 22 giugno, allo stesso orario, a fare da palcoscenico “naturale” all’evento sarà il Palazzo Marchesale di Melpignano, nell’ambito della rassegna “Percorsi di genere in libertà” organizzata dal consorzio ambito sociale Maglie in collaborazione con il centro antiviolenza Dafne, gestito da Medihospes e il sostegno della Regione Puglia, per promuovere una cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria al 375.6041184.

Lo spettacolo composto da nove monologhi darà voce a chi, sentendosi fuori dal coro, si ritrova a vivere nel silenzio e nella menzogna, per timore che, confessando i propri limiti, possa essere etichettata come una matrigna o una donna a metà solo per aver scelto di non avere figli.

L’obiettivo della rappresentazione è quello di dissacrare la maternità, ripulirla da falsi miti e di abbattere quei pregiudizi culturali che impediscono alle donne di vivere il ruolo di madre secondo i propri bisogni, in modo esclusivo.
In un percorso a tappe, saranno infatti gli spettatori a fare visita a nove MaMe che, finalmente, potranno essere ascoltate, potranno raccontare le loro verità senza filtri, mostrando debolezze e fragilità, senza che dall’altra parte ci siano giudici pronti a condannarle.

“MaMa è la dea che vive in ogni donna e, per nascere, ha bisogno di una rivoluzione intima contro qualsiasi modello precostituito. Una rivoluzione che si compie col potere del racconto e dell’ascolto”, ha spiegato l’autrice.

Tra i protagonisti dello spettacolo c’è Veronica Valente, 43 anni, di Lecce, laureatasi nel 2005, con 110 e lode, in Scienze della Comunicazione all’Università La Sapienza di Roma, con una tesi in Economia e organizzazione delle imprese editoriali realizzata presso La Sorbona di Parigi. Ha poi conseguito master in Editoria e Comunicazione ed è diventata giornalista nel 2008. Dal 2015, è iscritta all’albo dei professionisti presso l’Ordine della Puglia. Ha scritto per diverse riviste nazionali specializzate e quotidiani locali.

E’ stata tra le autrici del volume “A nido d’ape, quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste” (Edizione Esperidi, 2013). Appassionata di teatro e cinema, ha studiato improvvisazione teatrale e seguito laboratori in diverse città d’Italia. Tra i lavori di cui è stata attrice protagonista: “Tradimenti” di Harold Pinter con la regia di Fabrizio Saccomanno, e il cortometraggio “L’Abbraccio” di Paola Manno, candidato in numerosi concorsi internazionali e pluripremiato in tutto il mondo, in cui ha interpretato il ruolo di Bianca.

Invece, Guido Scopece, 42 anni, di Lecce, psicologo psicoterapeuta, circa 15 anni fa si è avvicinato all’arte teatrale frequentando la scuola di teatro-terapia “Gestalt” per quattro anni, e per altri tre ha studiato improvvisazione teatrale. Nel 2015, ha iniziato il suo lavoro sul teatro di testo seguendo gli insegnamenti di Fabrizio Saccomanno frequentando la scuola di teatro dei “Cantieri Teatrali Koreja”, portando in scena “Il bicchiere della staffa” di Harold Pinter, “Cenere. Corale per le tabacchine” e “Memorie”. Nel 2017 viene scelto dal regista internazionale Luciano Melchionna per portare in scena a Lecce e a Roma un monologo nel noto spettacolo “Dignità Autonome di Prostituzione”. Nel 2018 ha interpretato due ruoli in “Pomeriggio D’Urto” di Annamaria Dipinto portandolo in giro per l’Italia. Inoltre, è’ conduttore di laboratori teatrali per associazioni e scuole. L’esordio alla regia teatrale è nel luglio 2019 con “Così è la Pizzica (se vi pare)” con Serena D’Amato, una delle maggiori danzatrici di Pizzica Pizzica. Nel settembre 2021 ha avuto un piccolo ruolo nel film “La Grande Guerra del Salento” di Marco Pollini recitando al fianco del premio Oscar Marco Leonardi, nonché dei noti Paolo De Vita e Pino Ammendola.

I monologhi saranno a cura di Sabina De Giorgi in “Dieci buone ragioni per non diventare madre”; Silvia Doria  in “Quante buscie se cuntanu sulla maternità”; Beppe Fusillo in “I love shopping”; Simona Latronico in “La terapia dell’oblio”; Giuliana Paciolla  in “Una madre superiore”;  Vanessa Pareo  in “Mamma acrobata”; Agnese Perrone in “Sopra ogni ragionevole dubbio”; Mariaelena Spennato in “L’equazione della felicità”; Lucia Vantaggiato  in “Le trecce dell’amore”.

L’illustrazione, ispirata alle statuine delle Matres Matutae, ospitate nel museo campano di Capua, è a cura di Alessandro Ezra Fornari, graphic designer e copywriter. Dal 1986 a oggi, ha firmato progetti vincenti per Benetton, OVS, Prenatal, Original Marines, Ferrari e altri.