
Il teatro emoziona, ammalia ed entusiasma, trasportando lo spettatore verso altri mondi e nuove emozioni. Dopo il successo del primo appuntamento, sabato 24 giugno va in scena a Tricase “Storia d'amore e alberi” di Inti/Thalassia il secondo dei quattro spettacoli, di “Punto al Capo KIDS”. “Punto al Capo” è la rassegna teatrale diretta da ALIBI artisti liberi indipendenti, che torna a Tricase per la quarta edizione. Quest’anno è realizzata con il sostegno di Funder 35, l’impresa culturale che cresce e Fondazione con il Sud in partnership col Teatro Koreja di Lecce ed in collaborazione con Città di Tricase. “Il teatro non ha età”, è il sottotitolo della rassegna che attraverso la cultura, in collaborazione con Teatro Koreja, mira a valorizzare l’attrattiva turistica del patrimonio culturale e naturale per coinvolgere un pubblico più giovane. È molto importante affacciarsi alle scene fin da piccoli per scoprire le emozioni che il teatro può regalare, da questa consapevolezza nasce Punto al Capo KIDS, una mini rassegna con quattro spettacoli dedicati ai ragazzi.
Il 24 giugno il secondo importante appuntamento con “Storia d'amore e alberi” di Inti/Thalassia. Alle 21,00 , in Piazza Don Tonino Bello di Tricase, uno spettacolo di Luigi D'Elia e Francesco Niccolini liberamente ispirato al Romanzo di Jean Giono, “L’uomo che piantava gli alberi”, un piccolo libro del 1980 diventato nel tempo simbolo per la difesa della natura e l’impegno civile, un messaggio d’amore per l’albero e il suo valore universale. Uno spettacolo capace di trasferire al pubblico l’amore per la propria terra grazie alla capacità dell’attore di coinvolgere direttamente e con energia lo spettatore, divertendolo ed emozionandolo, affidandogli una storia da continuare.
Un piccolo uomo dal passo da pinguino entra in sala, si aggira nello spazio, chiede conferma a chiunque incontri che lì troverà dei bambini, che quello è un teatro, una scuola, un festival, una piazza. È un po' confuso e soprattutto sporco. Ha una valigia recuperata chissà dove, tenuta insieme da spago e ricordi. Un barbone, verrebbe da pensare. "Ma chi è?". Quando la sala è definitivamente piena, guarda i bambini, tira un grosso sospiro e insieme alla sua valigia e alla sua strana andatura va in proscenio. Evidentemente emozionato: vorrebbe parlare ma ha paura. Non trova il coraggio di iniziare. Poi, finalmente, racconta di nuvole perdute, cieli e montagne, ma soprattutto racconta di un grande uomo, piccolo giardiniere di Dio, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità. Racconta dell’uomo che piantava gli alberi.
L’8 luglio, appuntamento con Giardini di Plastica, lo storico spettacolo di Koreja.
Il 5 agosto Con-tatto di Fabrizio Campo ultimo spettacolo della rassegna.