Un inno al Salento con il film di Winspeare. La Chiave d’Argento punta sul territorio

Nuovo appuntamento di solidarietà dell’Associazione Chiave d’Argento onlus che si interessa degli anziani malati di tumore. Grande partecipazione alla proiezione del film di Edoardo Winspeare ‘In grazia di Dio’.

Questa volta l’associazione La Chiave d’Argento Onlus ha puntato sulle arti figurative e in particolare sul Cinema. Dopo l’evento inaugurale della scorsa Primavera dedicato alla musica con i Cantori di Ippocrate adesso si tenta di fare solidarietà attraverso la proiezione e la visione dell’ultimo film del salentino Edoardo Winspeare.

L’associazione, che conta sul coordinamento scientifico della dottoressa Silvana Leo, responsabile del reparto di Oncologia geriatrica dell’ospedale Vito Fazzi presso il polo oncologico Giovanni Paolo II, continua a raccogliere fondi per raggiungere l’obiettivo alto e ambizioso di realizzare, prima o poi, una struttura di oncologia da riservare interamente agli anziani. Si tratta di un reparto completo, attrezzato e accogliente per la cura delle patologie gravi che affliggono le persone in età avanzata.

Così l’altra sera nel Cineteatro dei Salesiani è stato proiettato il film “In Grazia di Dio”, un viaggio nel profondo Salento attraverso la voce e il volto dei suoi interpreti. Il film infatti è stato girato con attori non professionisti e tutti rigorosamente salentini, autentica espressione di questo territorio. E proprio sulla terra punta il regista e alla terra guarda il racconto del film, come ha spiegato prima della proiezione lo sceneggiatore Alessandro Valenti, partner consolidato del regista tricasino.

Valenti, intervistato dal giornalista leccese Marco Renna, ha suggerito alcune preziose piste di riflessione e illustrato al numeroso pubblico i segreti del film attraverso al sua scrittura, senza svelarne la dinamica narrativa. “Film magnifico, commovente e ricco di sentimenti di speranza che la Chiave d’Argento ha dedicato a tutti gli anziani che vivono esperienze difficili a causa della malattia”.

Spazio anche alla pittura con importanti impressionisti salentini che hanno sposato il progetto di Silvana Leo.