Un salentino sul podio del Bukowski day: Graziano Gala e il ‘Sentir messa’

Un giovane di tricase vince il terzo premio del concorso letterario nazionale titolato a Charles Bukowski: il salentino ha già annoverato altri riconoscimenti prestigiosi grazie alla sua penna veloce e sagace.

E’ Graziano Gala, ventiquattrenne salentino, ad essersi aggiudicato un gradino del podio del Premio Letterario Nazionale Charles Bukowski.
Il giovane scrittore che annovera già tra i successi personali la prestigiosa vittoria del Premio della Gazzetta del Mezzogiorno nel 2012, ha superato una dura selezione, concorrendo con ben 669 partecipanti, e classificandosi al terzo posto durante la cerimonia di premiazione, svoltasi sabato 27 giugno a Viareggio.

L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci”, questo lo spunto del Concorso Letterario, che rifacendosi alle note parole dello stesso scrittore e poeta di riferimento, rende emblematico e chiaro anche il criterio selettivo e di ricerca tra i vari talenti emergenti, con l’obiettivo di valorizzare e premiare autori e opere che mettano a nudo sentimenti e sensazioni. 

E il “Sentir messa”, classificato nella sezione “racconto inedito”, sembra incarnare perfettamente il modello richiesto, di un testo che sappia raccontare la “vita vera”. L’autore tricasino, narrando uno spaccato di vita comune – che troppo spesso si dipana con molti “vorrei” e pochi “farò” – ambientato nella stessa città di Tricase, ha rappresentato per la giuria la rivelazione di “un giovane audace e dissacrante come pochi”.

Narrando sulla falsariga del maestro Bukowski, racconta un capovolgimento, una messa in discussione dell’ istituzione e dell’atteggiamento di sottomissione della gente comune, costante fissa nello scenario di un piccolo paese del sud.
Il saggio monito del pur giovane autore è di non prendersi mai troppo sul serio, che non porta ad essere “felici davvero”,ma  accorgersi dei sogni, e delle cose veramente importanti.  Quindi, se cercate la “ricetta della felicità” non la troverete nell’immediato, ma leggendo “Inediti di ordinaria follia” – in cui è contenuto il racconto – edito dalla casa editrice Giovane Holden, e  ci andrete molto vicini!

di Irene Troisio



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