Un uomo del Salento nel mondo. Il Lions Club ricorda Giuseppe Codacci Pisanelli

Il Lions Club organizza un meeting ‘Giuseppe Codacci Pisanelli, un uomo del Salento nel mondo’. Dopo il saluto del Rettore Zara, interverranno Wojtek Pankiewicz e la figlia di Codacci Pisanelli, Biancaneve. L’appuntamento è il 27 marzo al Patria Palace di Lecce

Non esiste leccese né universitario che non conosca Giuseppe Codacci Pisanelli. Ad avere l’onore e la gioia di raccontare chi era l’illustre statista salentino, questo grande uomo che ha dato tanto al Salento, sarà Wojtek Pankiewicz, primo vice presidente del Lions Club “Giuseppe Codacci – Pisanelli”, che ha organizzato nei saloni del Patria Palace Hotel di Lecce un meeting interamente dedicato a uno dei fondatori dell’Università, non a caso proprio nell’anno in cui si celebra 60esimo anniversario della Fondazione.
 
All’incontro, interverrà anche la figlia di Codacci-Pisanelli, Biancaneve, oltre al Rettore Vincenzo Zara. Presenzierà  Giovanni Ostuni, Governatore Del Distretto Lions 108ab.
 
«Ho avuto la fortuna di essere suo assistente universitario ed amico nell’Università di Lecce per diversi anni, ereditandone poi la cattedra di Diritto Pubblico»  ha commentato Pankiewicz non nascondendo l’emozione. Difficile riassumere in poche righe la personalità ricca e complessa di Codacci-Pisanelli, la sua vita spesa per gli altri e con gli altri, né è facile elencare le esperienze vissute: quelle che hanno fatto di lui un magistrato, o un avvocato, un rettore e persino un insigne uomo politico. Su tutte però, restava indelebile quella di professore, se è vero come è vero che, a chi gli chiedeva come preferisse essere chiamato avvocato, onorevole o professore, rispondeva sempre: “professore”. E il presidente della Repubblica Cossiga in occasione della sua visita a Lecce, lo nominò Professore Emerito nel 1987.
 
«Il suo pensiero è quanto mai vivo ed attuale – prosegue Pankiewicz – era molto viva in lui l’idea politico-territoriale di Regione Salento. Fu geniale nell’intuire che anziché agire, come fecero i politici dell’epoca, di Taranto e Brindisi, chiedendo e ottenendo una grande industria  come l’Italsider e la Montecatini, che hanno devastato e inquinato il territorio, era preferibile investire in cultura, chiedendo e ottenendo così l’Università a Lecce. E con la cultura ne hanno tratto grande giovamento il nostro turismo e la nostra economia. E ne hanno tratto giovamento, soprattutto, le donne salentine, alla cui emancipazione Codacci-Pisanelli ha dato un grosso contributo, in quanto negli anni ’50, ’60 e ’70 la maggior parte delle famiglie delle province di Lecce, Brindisi e Taranto non mandava le ragazze a studiare fuori”, conclude il primo vice presidente del Lions Club dedicato allo statista salentino».
 



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