VI Palio delle Contrade, un viaggio nel passato

A Galatone prende il via la VI edizione della manifestazione ‘Palio delle Contrade’, patrocinata dal Comune di Galatone, dalla Provincia di Lecce e dalla Regione Puglia.

Si terrà il 22 agosto nello stadio comunale di Galatone il VI Palio delle Contrade, manifestazione organizzata dall’Associazione CREATTIVAmens e ideata dal Sig. Giuseppe Manisco, cittadino galatonese, profondamente impegnato nella crescita sociale e culturale del suo paese. Tiro alla fune, tiro della traglia, percorso accidentato, lancio di palle infuocate con autentiche catapulte, tiro con l’arco, lancio del giavellotto, ed ancora rappresentazioni parateatrali su episodi della storia del paese: insomma uno spettacolo magico, insolito ed originale, in grado di far tornare indietro nel tempo.

La presenza di importanti gruppi esterni, quali i Cavalieri della Disfida di Barletta, gli Sbandieratori di Carovigno e il gruppo di rievocazioni storiche Historia di Bari, rappresenterà, anche quest’anno, il valore aggiunto della serata. Lo spettacolo mira ad evolvere di edizione in edizione, non solo dal punto di vista qualitativo, ma anche nella scelta delle attrazioni e delle novità proposte, mantenendo sempre il tutto in un accattivante contesto scenografico creato appositamente, con musiche d’altri tempi, incalzanti motivi di trombettieri e suonatori di corno, la spettacolare e suggestiva esibizione di archibugieri: tutti i partecipanti rigorosamente in costume.

​L’iniziativa costituisce un momento di sano divertimento per tutti i cittadini di Galatone, per i numerosi turisti che affollano il Salento, ma soprattutto per i tanti giovani direttamente coinvolti nei suggestivi giochi. Cappuccini, Castello, Pommo e Vasce: queste le quattro Contrade in cui è divisa Galatone. Cinque soldati ed un cavaliere, per ogni contrada, affrontano e sfidano i rispettivi avversari per conquistare l’agognato Gonfalone, motivo di vanto per la contrada vincitrice, che avrà l’onore di custodirlo per un intero anno. Grande l’attesa da parte dell’intera cittadinanza, dunque, sempre più motivata nell’identificarsi nella contrada di appartenenza.

Miriam Gabellone



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