Gite e visite didattiche annullate, il settore dei trasporti chiede aiuto: «Subito misure economiche per continuare a lavorare»

L’annullamento di gite, viaggi di istruzione e visite didattiche a causa del coronavirus sta mettendo in ginocchio l’intero settore privato dei trasporti. Si chiedono provvedimenti economici immediati

Scuole aperte. Così ha deciso la Prefettura di Lecce nella giornata di ieri al termine del Comitato di Salute Pubblica. Nessun rischio contagio da coronavirus per gli studenti e nessuna paura, dunque. Se la normale attività didattica è garantita fino a diverse comunicazioni, già da qualche settimana risultano sospese le uscite. Stop all’alternanza scuola-lavoro, alle gite e per i più piccoli niente visite didattiche. Un principio precauzionale che trova d’accordo tante famiglie, ma che indubbiamente mette in ginocchio i settori dell’economia che lavorano in questo settore.

Preoccupate tante agenzie di viaggio e tanti vettori che operano nel settore dei trasporti, garantendo gli spostamenti dei ragazzi. Il rischio, che va comunque raccontato, ovvero quello di ingenerare una vera e propria emergenza economica prodotta dagli effetti indiretti del coronavirus, sembra essere diventato ormai realtà.

E proprio a proposito degli spostamenti e delle uscite didattiche annullate, ad esprimere la propria preoccupazione è Lorenzo Maraschio, direttore tecnico di “Maraschio Antonio & C Sas” di Scorrano, società da anni operante nel settore viaggi e trasporto scolastico.

«Si è bloccato l’intero comparto della mobilità collettiva con autobus: gite scolastiche, turistiche, uscite didattiche, viaggi di lavoro. A ciò aggiungasi che la risoluzione dei diversi contratti di servizio ha avuto ripercussioni negative anche sul personale dell’azienda stessa, per i quali è stata attivata la procedura di cassa integrazione straordinaria. Chiedo che, ad ogni livello istituzionale, a partire dalla nostra Regione, ci sia il massimo impegno affinché siano attivate le opportune misure di sostegno alle imprese del comparto» ha raccontato.

Sino al 15 marzo, a seguito del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 02.03.2020, le uscite didattiche sono del tutto sospese. La preoccupazione degli imprenditori è che la situazione possa protrarsi, a lungo.

«Il prolungarsi di siffatta situazione – continua Maraschio – rischia di provocare danni non più recuperabili tanto per il nostro settore, quanto per il turismo che sono due facce della stessa medaglia: la pianificazione e la realizzazione degli interventi nel settore dei trasporti non possono non considerare l’impatto che i fenomeni legati al turismo generano sulla mobilità delle persone e delle merci in generale».

A sostenere la battaglia degli imprenditori, una battaglia che non vuole ovviamente essere di intralcio ai provvedimenti di sanità pubblicam ma che vuole essere invece di sostegno alle imprese, è anche l’Avvocato Annagrazia De Cagna che affianca i Maraschio in questa iniziativa: «In queste ore stiamo lavorando a ritmo serrato per ridurre quanto più possibile le perdite economiche derivanti dagli annullamenti dei viaggi d’istruzione e, in particolare, delle uscite didattiche già da tempo commissionate. L’unità di intenti tra le forze politiche e sindacali, ad ogni livello istituzionale, è utile non solo al superamento dell’attuale confusione che sta vivendo la popolazione, ma anche ad attivare le opportune misure di sostegno alle imprese del comparto, quale l’attribuzione di un credito d’imposta in percentuale al danno economico subito dalle aziende operanti nel settore trasporti».



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