
Serviva azzerare le tare emotive del girone d’andata per risolvere la crisi e ripartire. Invece con una prestazione orribile in casa di Reale Mutua Torino, HDL Nardò Basket si mostra inerte sin dai primi possessi e regala all’avversario due punti preziosi per la classifica e per il morale.
Zugno, Nikolic, Mouaha, Stewart e Iannuzzi scendono in campo per primi al Pala Asti. Woodson è assente per un problema al ginocchio mentre i nuovi, Giuri e Pagani, partono in panca. Avvio gialloblu con due canestri di Ajayi, il Toro invece fallisce i tre tentativi dal perimetro di Stewart, Nikolic e Mouaha. Torino va sul 10-0, Mecacci è costretto al primo time-out dopo 4 minuti di gioco e zero punti nel sacco. Entra Giuri, gli fa posto Mouaha. Schina in contropiede ne mette altri due, poi finalmente dopo quasi sei minuti rompe il ghiaccio Stewart con una tripla. Entrano anche Donadio e Pagani, l’altro debuttante di giornata, poi Ebeling. Nardò sbaglia di tutto e di più, ma Torino non fa cose memorabili. La prima pausa arriva sul 14-3. Mouaha infila due liberi, Montano fa altrettanto. Poi Ghirlanda e ancora Montano dall’arco. Nikolic che sbaglia l’appoggio più facile di tutti, è la diapositiva del match della squadra ospite. 22-5 Reale Mutua, Mecacci chiama un altro time-out. Al rientro segna Mouaha dalla distanza, ma Montano replica subito. A HDL servirebbero più ordine e più fiducia, quelle che Torino trova con il passare dei minuti. I granata continuano a provarci da tutte le posizioni, ma la palla non entra mai. Fino al doppio colpo di Mouaha che aggiusta un po’ il punteggio (31-16). Un’illusione, il percorso della partita è segnato. Gli uomini di Mecacci sono sotto un treno. 37-16 all’intervallo con numeri da paura: 1/13 da due, 4/18 da tre, 16 rimbalzi contro i 26 di Torino.
Non ci sono novità sostanziali al rientro sul parquet (subito 9-2 il parziale), il Toro non fa nulla per reagire e di fatto rinuncia al match. La sfida diventa un’agonia lenta e incomprensibile in una serata tra le peggiori della storia granata. Alla fine del terzo quarto il punteggio è 59-30. Ma Mecacci le prova tutte per ridestare una squadra passiva su ogni fronte, sgolandosi a bordo campo, ruotando quintetti inediti, indicando movimenti anche i più elementari. Nella parte finale, per la cronaca, arrivano i primi punti granata di Giuri (6) e Pagani (4), ma anche un’altra triste serie di errori al tiro, di palle perse, di imprecisioni assortite e di difficoltà da parte di giocatori da cui aspettarsi quanto meno un pizzico di lucidità nei momenti più cupi. Non può essere stata solo la pur pesante assenza di Avery Woodson a portare a una prestazione molto negativa. L’unico a salvare la faccia probabilmente è Aristide Mouaha (19 punti), in partita e con il coltello tra i denti sino alla fine. Finisce 81-48, il modo peggiore per iniziare il girone di ritorno.