Battiti live, la tappa di Gallipoli su Italia 1 “tradisce” Baby K. La cantante criticata sui social

La replica su Italia1 della tappa di Gallipoli del Battiti Live ha tradito la rapper Baby K, accusata dai telespettatori di aver cantato (male) in playback

Dopo aver conquistato a suon di hit il pubblico presente a Gallipoli, «Battiti Live» – l’evento più atteso dell’estate pugliese – ha concesso una sorta di bis, grazie ad Italia1 che ha trasmesso in prima serata la tappa presentata da Alan Palmieri ed Elisabetta Gregoraci che ha animato l’area portuale.

Tanti gli artisti che si sono alternati sul palco, tra cui i Boomdabash, ormai “padroni di casa” nella Città Bella che hanno infiammato turisti e salentini sulle note di «Mambo salentino», tormentone dell’estate impreziosito dalla voce di Alessandra Amoroso e «Per un Milione», successo presentato al Festival di Sanremo.

BabyK criticata sui social

Quando è arrivato il turno di Baby K, all’anagrafe Claudia Judith Nahum, un particolare non è sfuggito all’occhio più attento del pubblico televisivo (la replica ha tenuto incollati al piccolo schermo 1 milione 251mila spettatori, con l’8,52% di share).

La rapper ha presentato «Playa», il nuovo singolo che ha subito conquistato le classifiche e collezionato milioni di visualizzazioni su youTube. Non è certo una novità: i suoi pezzi sono quasi sempre una garanzia di successo, basta citare “Roma-Bangkok” o “Voglio ballare con te”, ma sul palco di Gallipoli, secondo alcuni spettatori, Baby K avrebbe cantato in playback, tanto da schizzare subito nelle inclementi tendenze di Twitter, dove lo sdegno ha trovato subito eco.

«La tristezza di Baby K che neanche ci prova a mascherare il fatto che stia cantando in playback» scrive un utente. «#BabyK a #BattitiLive che si scorda di essere in playback e parla sopra il testo. No ma brava», replica un’altra commentatrice. «Baby K, o canti o balli altrimenti fai bene il play-back… Tutto per finta non si può fare» si legge ancora.

Inutile dire, che ci sono stati tanti altri commenti di fan che hanno apprezzato l’esibizione della cantante. E poi, la pratica di cantare a ‘microfono spento’ è più diffusa di quanto si possa pensare. A volte è una necessità, per problemi di salute, altri una soluzione, per problemi tecnici.

ph. Marco Perulli



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