In uscita Beyond 2 doors il nuovo album del musicista salentino Gianluca John Attanasio

Scritto, arrangiato e prodotto dall’artista è composto da 13 tracce che spaziano dal blues al rock psichedelico “vintage”, che richiama band come The Doors.

Si intitola Beyond 2 doors l’ultimo lavoro del musicista e cantante Gianluca John Attanasio, inglese di adozione, ma di origini salentine.

Si tratta di 13 tracce che spaziano dal blues a un rock psichedelico “vintage”, che richiama subito alla mente band come The Doors.

Nel cd trovano ampio spazio ballate romantiche e introspettive il cui protagonista è l’Amore. C’è quello vissuto dal bluesman solitario abbandonato da donne spietate. C’è poi l’amore che noi abbiamo deciso di terminare per prenderci cura del nostro mondo interiore, come in In the morning. Ma quello che fa soffrire di più è sicuramente l’amore che, una volta finito, ci ha trasformati in pianeti dispersi, vaganti in un Universo ancora più sconfinato, alienante e buio, come si legge in Sacred Flight.

Beyond 2 doors, scritto, arrangiato e prodotto dallo stesso Attanasio, il quale nel corso degli ultimi 15 anni ha anche composto musiche per il cinema indipendente, il teatro e la danza, affronta tuttavia anche il tema della solitudine, dell’indifferenza e del bisogno di percorrere un viaggio interiore alla ricerca delle nostre emozioni, come nei brani The life will continue, Silent roads e Black forest.

L’album, che è stato composto “on the road” tra Roma, Londra, New York e Los Angeles nell’arco di 4 anni non si limita al suono blues/rock e a testi ironici e “taglienti” come quello di “King Money. Nel disco Attanasio esplora anche sonorità elettroniche come in “God save every soldier” e Miss dog. Il primo è un omaggio ai soldati americani e alle loro famiglie. Il secondo è una visione ironica della donna di oggi la quale tiene in pugno l’uomo attraverso l’arma della seduzione e della provocazione sessuale. Pianoforti acustici ed elettrici, organi “Vox continental”, chitarre elettriche ed acustiche, loop e pad elettronici sono il cuore di questo album, che può essere considerato un viaggio sonoro dagli anni ‘60 a oggi.



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