
Il silenzio surreale delle migliaia di fan arrivati davanti al Santuario del Divino Amore, a Roma per dare l’ultimo saluto a Pino Daniele, il cantautore partenopeo stroncato da un infarto la notte del 4 gennaio scorso, è stato interrotto solo da un lungo applauso all’uscita del feretro su cui era stata posta una rosa bianca. Molti con un fiore in mano hanno assistito ancora increduli alla cerimonia, anche se da lontano, altri a stento hanno trattenuto le lacrime, scese copiose soprattutto quando fuori dalla Basilica sono stati trasmessi dagli altoparlanti alcuni dei brani più amati, Napul'è, Qualcosa arriverà, Quanno chiove e Quando. Il carro funebre ha poi sfilato davanti alle centinaia e centinaia di persone strette in un abbraccio simbolico, prima di prendere la strada di Napoli, dove alle 19.00 si svolgerà un secondo funerale in piazza Plebiscito e non più nella basilica di San Francesco di Paola proprio per permettere a tutti di salutare il bluesman napoletano. Un luogo scelto non certamente per caso, in quella stessa piazza, nel 1981, il cantante ebbe la sua consacrazione di artista in un concerto con 200mila spettatori.
Tanti, tantissimi anche i colleghi o meglio di amici che hanno voluto essere presenti: Nino D'Angelo, Jovanotti e Renato Zero, Francesco Renga, Marco Mengoni, Rocco Hunt, Clementino, Giuliano Sangiorgi ed Emma Marrone, solo per citarne alcuni. Per tutti, poca voglia di parlare e tanta commozione. La cantante salentina, visibilmente toccata tanto da non riuscire a nascondere il suo dolore dietro gli occhiali da sole, era particolarmente legata all’artista con cui aveva cantato all’Arena di Verona due dei pezzi più belli, le pietre miliari del lunghissimo repertorio di Pino Daniele, “Je so’ pazz” e “Nun me scuccià”.
Poco dopo aver calcato quel palco, da sempre affascinante, Emma aveva voluto ringraziare pubblicamente il suo partner “Grazie Pino, mi hai fatta sfogare – aveva cinguettato Emma dopo il live – ma soprattutto mi hai regalato un sogno!”.
Oggi è il tempo del ricordo, della commozione, del dolore. Domani inizierà un’altra pagina, quella iniziata dalla Procura di Roma che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo.