Francesco, da quanto tempo suoni?
Sin da piccolo mi appassionava molto il tamburello. All’età di 8 anni mi è venuto il desiderio di incominciare a suonarlo, anche se non c’è mai stata occasione per prendere delle lezioni vere e proprie. Però in maniera effettiva suono da 3 anni.
Ti auguri possa diventare un lavoro?
Si. Me lo auguro tantissimo. Ma i miei mi ripetono spesso di mantenere i piedi per terra e di pensare soprattutto al mio futuro professionale. Poi, se dovesse presentarsi l’occasione di portare il pane a casa solo grazie al tamburello, ben venga.
I genitori cosa ne pensano?
Il primo tamburello me lo hanno preso a Sanarica. Sono contenti per me. Mi dicono che l’importante è non tralasciare gli studi. Difatti non è mai capitato che per dedicarmi ai progetti extra scolastici abbia tolto del tempo proprio allo studio.
Oltre al tamburello suoni anche altri strumenti?
Suono il Jambè. Ma è un percorso che ho intrapreso da poco. Sono alle primissime armi ancora. Lo suono perché ho conosciuto un ragazzo e mi ha invitato a suonarlo. Poi mi è piaciuto e ora mi sto esercitando. Spero di poter trovare un maestro che me lo insegni, ma ci tengo a precisare che tra i due preferisco molto di più il tamburello
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Vorrei farlo diventare un mestiere vero e proprio. Ho fatto il provino per Italia’s Got Talent. Ma devo ancora conoscere il risultato. Venerdì mi sono esibito a Trepuzzi inun evento dove c’erano alcuni autori della RAI. Mentre domenica, invece, sono stato a Monopoli in occasione della manifestazione di Matteo Tateo che prevedeva una masterclass di perfezionamento artistico. Spero tanto di poter incominciare a lavorare in una band e inserirmi sempre di più in questo mondo.
