Sulla barca dell’oligarca, il primo tormentone estivo è firmato da Checco Zalone

Il nuovo singolo di Checco Zalone, “sulla barca dell’oligarca”, racconta di una guardia portuale che decide di ‘immolare patriotticamente il figlio per l’Occidente’, festeggiando la Comunione del bambino su uno yatch sequestrato a un magnate russo

Non poteva che ‘canzonare’ gli oligarchi russi Checco Zalone. Dopo «la vacinada» con il premio Oscar Helen Mirren, che è riuscito a strappare un sorriso in un momento delicato della pandemia, il nuovo tormentone del comico è «sulla barca dell’oligarca». Il singolo anticipa il nuovo tour «Amore + Iva», uno spettacolo scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino che toccherà i teatri e i palazzetti d’Italia. Sarà un anno intenso per Luca Medici, che da Firenze viaggerà a Roma, Bologna, Milano, Verona (solo per citare alcune tappe) per portare tanto “Zalone” sul palco.

In occasione dell’annuncio del tour, l’artista pugliese ha presentato la nuova canzone «Sulla Barca dell’Oligarca». Il brano – scritto da Luca Medici, Antonio Iammarino, Giuseppe Saponari, Sergio Maria Rubino – racconta di Nicola Di Ciolla, una guardia portuale pugliese che per patriottismo decide di “immolare” il figlio per l’occidente, organizzando la festa di comunione del figlio sul mega yatch sequestrato a un magnate russo, a mo’ di sanzione.

Dopo la festa vorrebbe concedersi anche un giretto, a Monopoli, Gallipoli o alle isole Greche per un apericena, ma la barca rimane a secco. «C’hai sta smania che vuoi l’Ucraina, ma *** non metti la benzina», recita il comico.

«Sulla barca dell’oligarca rimanemmo quella notte in mezzo al mar»…

Inutile dire che in poche ore, il video pubblicato su Youtube sta collezionando migliaia di like, visualizzazioni e commenti. «Io vorrei avere anche solo un terzo della tua testa. Ti giuro, sei un capolavoro continuo» scrive un utente., «Grazie Checco, c’era bisogno del tuo contributo per ridere un po’» recita un altro. «La tua ironia riesce sempre a farci riflettere», si legge. E ancora «Non ne sbaglia una». «Spunti di riflessione per chi vuol riflettere, un tiepido sorriso a chi coglie l’ironia. Genio».



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