La generazione dei selfie cantata da tre giovani salentini. I loro tormentoni resteranno nella testa

Si chiamano “La Scala” ed hanno un’età media di 22 anni, sono tre giovani leccesi e le loro canzoni sono tormentoni che vi resteranno in testa, garantito.

Unire la musica cantautorale alle sonorità pop ed elettroniche veicolando anche un messaggio? Ci pensa “La Scala”, la nuova ed imperdibile band composta da Stefano Ingrosso (voce, chitarra, piano ed autore dei testi), Giacomo Whammy Quarta (chitarra, piano, handpan) e Pierluigi Gauze Favale (disc jockey, sinth, keyboard).

La scala è l’unico mezzo fisico che ci collega con l’alto, con una dimensione superiore. Attraverso i pioli della scala ti innalzi ma non senza fatica. Sali facendo leva sulle tue stesse gambe, con la tua sola forza” ha detto Stefano Ingrosso, argomentando la scelta del nome della band.

Il Timing

Nell’era di internet il fruitore dell’arte è sempre più un “consumatore”, spesso vorace e smanioso di novità. La Scala sceglie un timing lento come forma di resistenza al consumo immediato e disattento della musica. Per i tre giovani artisti mantenere il ritmo, nei brani come nella produzione artistica, è una questione etica.
Il progetto prevede l’uscita di 10 pezzi in 12 mesi, tutti prodotti da Walter Suray per Wow Records e distribuiti da RED Music.

Il primo singolo: Sofia

Un inno alla metamorfosi, il racconto di una fase di transizione che, in appena un mese, ha registrato oltre 50.000 visualizzazioni su Youtube.
Il videoclip vede una bellissima Luisa Lazzari nei panni di Sofia, personificazione della conoscenza, che si spoglia degli abiti consueti e ritrova la parte più bella di sé grazie alla musica.

La Vespa

Sapore di tormentone radiofonico per un singolo che resta in testa. Ancora una volta la band sceglie un’allegoria per raccontare una generazione in vetrina ed in attesa di giudizio, incastrata negli algoritmi dei social network.

Il videoclip ci mostra le selezioni di un insolito ed apocalittico Talent Show in cui i concorrenti si contendono la salvezza dell’anima.

Le sonorità del vintage italiano si fondono con le tendenze più in voga tra i giovanissimi con esiti davvero esplosivi. Non perdeteveli!



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