“Mare Crudele”, il quarto singolo di Ninotchka è sul tema legato ai migranti

Mare Crudele, il quarto singolo estratto dall’album d’esordio “Temporalità” di Ninotchka, tratta il tema dei migranti morti in mare.

Da inizio Giugno è disponibile “Mare Crudele”, il quarto singolo estratto dell’album “Temporalità” di Ninotchka, che unisce un sound caratteristico e dalle trame profonde a un testo che spinge a riflettere sulle condizioni dei naufraghi e sulla morte dei migranti in mare.

Temporalità, l’album d’esordio

Liberamente ispirato all’immaginario noir del film di Lubitsch, Ninotchka è il nome del progetto musicale a cura di Mimmo Pesare, musicista, autore, compositore e producer della provincia di Taranto, nonché professore ordinario di Psicopedagogia dei linguaggi comunicativi presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università del Salento.

“Temporalità” il suo album d’esordio, al sesto posto della classifica italiana tra i dischi alternative più venduti da Itunes, che continua a ricevere grandi recensioni da altrettanto importanti riviste musicali specializzate come Rumoree Paranoid Park, è una commistione di stili che vanno dall’elettronica al trip-hop e art&post rock, fino al cantautorato new wave, grazie alla collaborazione di artisti di livello come Giorgio Consoli, Gianluca de Rubertis e Emidio Clementi dei Massimo Volume, grande amico del producer tarantino.

Tutte le canzoni dell’album Temporalità di Ninotchka sono prodotte dallo stesso cantautore e vedono al mixaggio Marco Ancona, grande nome dell’alternative rock regionale e anche Carlo Chicco, storico giornalista, dj e conduttore radiofonico,direttore artistico e produttore del Controfestival Bari,che con questo progetto danno il via ad una nuova label indipendente pugliese, la NOS Records.

Mare Crudele, il nuovo singolo in uscita

Da inizio Giugno è disponibile il nuovo singolo estratto “Mare Crudele”, pensato e scritto dal producer tarantino e interpretato dalla voce della cantante statunitense Georgeanne Kalweit.

Un testo volto ad una grande attenzione e ricercatezza di stile che mescolato ad un sound e una ritmica elettronica profonde, spingono chi ascolta ad una riflessione sul pensiero di chi vive quei momenti angoscianti, riflettendo come in questo caso la forza mare si trasformi da compagnae dissipatrice di pensieri a vera e propria esecutrice di vite, portandospesso con sé l’incertezza di non sapere cosa accadrà:

Brucia questo sale tra le ciglia
mentre cerco di pensare
che non devo barattare la paura di oggi con l’amore per questo mare
questo mare tanto dolce, che ha salvato tante volte i miei pensieri da naufragio,
custodendoli in un rifugio.

Uno dei pezzi dell’album più forti e senza veli in cui si raccontano le tragedie dei migrantidurante le traversate.

Questo mare in cui oggi temo di annegare
e che il respiro mi taglia,
in un Paese che non sa il mio nome,
mi chiama canaglia.

Testo e musica coadiuvati da un video che mostra le immagini reali e di fatti di cronaca raccontate dai telegiornali, perché si possa comprendere come quest’opera non sia semplicemente frutto della fantasia degli autori ma vera propria realtà cruenta.

Ninotchka project, le parole e le idee

“Il progetto musicale “Ninotchka Project”, non appartiene ad un singolo: è un collettivo di artisti che veicola un esperimento di creazione musicale condivisa.” Con queste parole viene spiegata l’idea dal musicista originario di Manduria sulla piattaforma online Kleisma dedicata a musicisti, band e cantanti emergenti.

Pur ruotando attorno alla produzione personale, Ninotchka Project “rappresenta il tentativo di costruire un network delocalizzato di artisti che aspira a superare il concetto di identità, superare l’idea di artista e di band e concentrarsi soprattutto sul momento creativo del prodotto, che non necessariamente partecipa a ogni traccia e a ogni progetto, ma che sceglie, di volta in volta, di dare il suo contributo alle singole canzoni”.

Ecco così singoli come Temporalità interpretata da Giorgio Consoli, Scegli, cantata da Gianluca De Rubertis e In nessun Posto, affidato alla voce di Emidio Clementi, dei Massimo Volume.

“Quando ho cominciato a fantasticare su una mia avventura solista, dopo oltre vent’anni di esperienza con band locali, l’idea era quella di provare a mettere insieme un network, un collettivo alla maniera del Wild Bunch di Bristol, quella comunità di amici da cui uscirono artisti come Portishead, Tricky, Massive Attack, U.N.C.L.E.” dice ancora Pesare in un’altra intervista. “Poi piano piano, da semplice hobby, ho pensato che era arrivato il momento di rimettermi in gioco con un disco e un progetto strutturato.”

E da lì l’album “Temporalità”, che da fine Maggio è disponibile anche su Spotify e su tutti i digital stores, con la distribuzione affidata a Believe Music, e inoltre anche un’edizione limitata in vinile, con distribuzione esclusiva in l’Italia a cura della società di Contempo Records di Firenze.