4 gennaio 2015. Addio a Pino Daniele, anima di Napoli

Pino Daniele, il cantautore napoletano, morì nella notte del 4 gennaio 2015. Vana la corsa all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove era in cura per i suoi problemi cardiaci

Il mondo della musica lo ricorderà per essere stato un cantautore straordinario, capace di spaziare dal rock, al blues, dal jazz alle sonorità della tradizione popolare, ma Pino Daniele, anima di Napoli, è stato molto altro: una persona affidabile, scrupolosa nel suo lavoro, chitarrista dalla buona tecnica. Era il 4 gennaio 2015, quando ci ha lasciato, nel cuore della notte, stroncato da un infarto a nemmeno sessant’anni.

Ad annunciarlo per primo, con un tweet, era stato l’amico e collega Eros Ramazzotti: “Anche Pino ci ha lasciato. Grande amico mio, ti voglio ricordare con il sorriso mentre io, scrivendo, sto piangendo. Ti vorrò sempre bene perché eri un puro ed una persona vera oltre che un grandissimo artista. Grazie per tutto quello che mi hai dato fratellone, sarai sempre accanto al mio cuore. Ciao Pinuzzo”, aveva scritto. Una notizia confermata dal manager Ferdinando Salzano, contattato dall’ANSA.

Il cantante napoletano, da tempo sofferente di problemi cardiaci, si è sentito male nella sua casa di campagna in Toscana, un casale isolato in provincia di Grosseto che aveva scelto come buen ritiro. La corsa dalla Maremma fino al Sant’Eugenio di Roma, dov’era seguito da anni, è servita a poco. All’Ospedale, nel quartiere Eur della capitale, Pino Daniele è arrivato in condizioni disperate. Dopo vani tentativi di rianimazione, viene dichiarato morto quando l’orologio aveva appena segnato le 22:45.

«Fu una lunga notte, il suono della pioggia copriva il rumore che c’era, l’acqua ne conserva memoria», ha scritto, a sei anni da quel giorno maledetto, Alessandro, figlio del primo matrimonio del cantante, pubblicando sui social del padre il video di un suo concerto.

I funerali – al Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma e in Piazza del Plebiscito a Napoli – sono stati un abbraccio di amici, colleghi e fan che non hanno trattenuto le lacrime quando sono stati trasmessi alcuni dei brani più amati dal pubblico, Napul’è, Qualcosa arriverà, Quanno chiove e Quando.

La carriera

Aveva appena terminato il tour «Nero a metà», in cui ha riproposto i successi dell’omonimo album del 1980. Ad accompagnarlo c’era la band originale. Il 30 dicembre la straordinaria carriera di Pino Daniele era stata omaggiata da una puntata monografica di ‘Canzone’ su Rai1. Commuove l’ultimo tweet sul profilo ufficiale. Risale a tre giorni prima. Il testo è “Back home” In viaggio per casa”, con la foto in bianco e nero della strada.

A Courmayuer la sua ultima apparizione televisiva, durante il concerto live trasmesso da Rai1 nella notte di Capodanno. Esordisce nel 1977 con‘Terra mia’ e il brano ‘Naupul’è’ viene proposto ancora oggi, praticamente indimenticabile. Stesso discorso per ‘Je so’ pazzo’ (pezzo che delinea il giusto mix tra blues e musica popolare napoletana). E poi, come scordare altre bellissime canzoni quali ‘Sara’ o ‘Neve al sole’. Insomma, un’icona della scenografia musicale italiana, c’è ben poco da obiettare. O meglio, proprio nulla.