Dalle lacrime al trash, quante emozioni contrastanti al Festival di Sanremo

Calato il sipario sulla quarta serata del Festival di Sanremo che ha regatato tante emozioni e colpi di scena. Indimenticabile il tributo a Vincenzo Mollica.

Repetita iuvant. Se non fosse il Festival della canzone, questa edizione di Sanremo sarebbe uno spettacolo da archiviare come ‘storia’ della televisione italiana. Bello, emozionante, ‘movimentato’ al punto giusto e in grado (cosa non da poco) di tenere incollati milioni di telespettatori e un pubblico di generazioni diverse. Dal ‘boomer’ che canta “Quando, quando, quando” di Tony Renis e i vecchi successi di Gianna Nannini, agli adolescenti in trepidante attesa per Ghali, protagonista di un’entrata ad effetto. Il rapper di Cara Italia, annunciato da Vincenzo Mollica, manda in scena una controfigura che cade dalle scale, lasciando il pubblico esterrefatto.

Sarà anche stata lunga, interminabile, ma la quarta puntata della kermesse non ha deluso le aspettative. Ha accontentato gli amanti del trash e pure i nostalgici che, tra un ospite e una gag di Fiorello, hanno aspettato con pazienza di ascoltare un brano in gara.

Impossibile riassumere i momenti salienti dello show cominciato con la vittoria di Leo Gassman che ha conquistato, forse un po’ a sorpresa, la categoria Nuove Proposte. Tutto, mentre sui social si urlava al complotto per una svista di chi si occupa della comunicazione che, sull’account ufficiale, ha pubblicato la foto che incoronava Tecla prima della chiusura del televoto. Premio della critica che va agli Eugenio in Via di Gioia, come si suol dire, vincitori morali.

Lacrime per Vincenzo Mollica

Il più toccante, senza dubbio, è il tributo a Vincenzo Mollica, uno di quei personaggi per cui è difficile trovare le parole giuste che possano raccontare la sua caratura umana e professionale. Il giornalista è seduto in platea. Non trattiene le lacrime mentre ascolta i videomessaggi di Vasco Rossi, Roberto Benigni e Stefania Sandrelli, ma la lista potrebbe essere infinita perché si tratta di un gigante dal cuore d’oro che sarà impossibile sostituire.

Lo dimostra quando irrompe nella sala stampa per salutare i colleghi. “Con quel poco di vista che mi è rimasta – non ci vedo un cazzo – vi dico che mi tolgo dai coglioni. Il 29 febbraio vado in pensione. La situazione è che di sti tempi ho due compagni di viaggio. Uno è mister glaucoma, che è un bel figlio di una mignotta. Un altro è il Parkinson, che è come una canzone di Celentano anni Sessanta, quelle che avevano due ritmi. Voglio dirvi che non ho proclami da fare. Fare il cronista è stato il mio mestiere. Il Tg1 è stata la mia casa. Ringrazio le persone con cui ho lavorato e tutti voi. Ormai posso dire frasi come ‘mi fido ciecamente’. Una delle regole principali della vita me l’ha insegnata Federico Fellini, ve la consiglio. ‘Non sbagliare il tempo di un addio o di un vaffanculo. Se lo sbagli anche di un solo secondo ti si potrebbe ritorcere contro’. Posso dire la verità? Aveva ragione”.

Lacrime, tante. Ma anche i momenti trash non si contano.

Capitolo trash

Dopo San Francesco e David Bowie, Achille Lauro entra in scena con un vestito trasparente, le calze a rete glitterate e un copricapo di piume. Su Intagram spiega che è un omaggio alla Marchesa Luisa Casati Stampa, una nobildonna protagonista delle belle epoque e amante di Gabriele D’Annunzio. Chapeau. Poi chiude l’esibizione mettendo il rossetto al suo ‘compare’.

Alcuni (i più giovani) dicono che non ce lo meritiamo, ma ogni tanto ricordiamoci che è il Festival della canzone italiana e che il suo brano non è un granché. Dopo la sua esibizione, a mezzanotte e quaranta, nessuno si aspettava colpi di scena. E invece il punto più alto di trash si è toccato con lo ‘scazzo’ di Morgan e Bugo.

La lite in mondovisone…

Tutto comincia quando parte la musica, ma il testo di Sincero è diverso. Morgan cambia le parole della canzone, qualcuno inizia a mormorare che siano il (testuale) contenuto di una lite andata in scena dopo la notte dedicata alle cover.

«Le brutte intenzioni, la maleducazione, la tua brutta figura di ieri sera, la tua ingratitudine, la tua arroganza, fai ciò che vuoi mettendo i piedi in testa, ma tu sai solo coltivare invidia, ringrazia il cielo se sei su questo palco, rispetta chi ti ci ha portato dentro e questo sono io». Gelo.

Bugo alza i tacchi e se ne va. Abbadona il palco. Morgan corre a cercarlo, rincorso da Amadeus. Qualcuno ride, pensa ad un ‘siparietto’ mal riuscito, ma non è così. Fiorello si prende la scena, in tutti i sensi, e salva la situazione.

I commenti più frequenti sui social spaziano da “Volooooooooo” a “Morgan e Bugo scompare”, il ra-make titolo della canzone di Elettra Lamborghini adattato.

Im 70 anni non si era mai vista una caduta simile (di stile, non come quella dello stuntman di Ghali). I due, da regolamento, vengono squalificati dal concorso ed entrano nella storia. Usando il gergo calcistico si sono salvati in zona Cesarini. Da (probabilmente) ultimi o nella zona bassa della classifica sono passati ad essere protagonisti dei ‘dibattiti’. E siamo certi che se ne parlerà a lungo.

Altro momento tanto social è stata la gaffe di Antonella Clerici dopo l’esibizione di Giordana. La Angi canta un pezzo dedicato alla madre. Amadeus, a fine esibizione, corre in platea per baciare la sua, seduta in prima fila. Un momento che ci sta, carino, ma rovinato dalla Clerici che, con un colpo di classe, gli consiglia di goderseli… “finché ci sono”.



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