300mila euro

In tempi di spending review l?accusa al Sindaco di Nardè², Marcello Risi, proveniente dal consigliere di opposizione Pippi Mellone balza subito agli occhi.

Secondo l’esponente di Comunità Militante – Andare Oltre, l’amministrazione neretina avrebbe impegnato 300mila euro per il pagamento delle bollette telefoniche per l’anno in corso.

Amore, mi pensi ma quanto mi pensi. E poi, amore mi costi ma quanto mi costi… con questo adagio una nota compagnia telefonica scherzava, ma non tanto, sul costo delle utenze telefoniche e sull’incidenza di queste nel bilancio familiare. Ma quando a sollevare la cornetta sono gli uffici comunali e gli amministratori, allora i conti in tasca vanno fatti per davvero. E così non ci pensa due volte Pippi Mellone a far conoscere all’opinione pubblica i costi telefonici del suo Comune e a pochi giorni di distanza dalla festa degli innamorati, la battuta gli viene facile.   

«Con la determina nr. 65 del 14 febbraio 2014 – si legge nella nota- l'Amministrazione Risi ci fa un gran bel regalo per San Valentino. La dirigente del settore economico finanziario impegna per il pagamento delle fatture telefoniche per l'anno 2014 l'astronomica cifra di 293.000 euro. Ci aumentano le tasse di  1.800.000 euro e ne usano 300mila solo per telefonare. Si, avete capito bene, – prosegue Mellone- la macchina amministrativa neretina spenderà quasi 300mila euro nel 2014 in telefonate. Una previsione di spesa incredibile per una macchina amministrativa a dir poco impantanata che ha prodotto tante tasse e tanti sprechi. Non è la prima volta che denunciamo i telefoni bollenti di Palazzo Personè, l'anno scorso, infatti,  la nostra attenzione si concentrò sui telefonini in dotazione ai politici. Un privilegio assolutamente medievale di cui Risi e i suoi paiono però non voler fare a meno e di cui anzi abusano (solo il sindaco ci è costato 4.397 euro nel 2012)».

Poi l’attacco, preso atto delle uscite si riversa sulle entrate «Ebbene a fronte di un aumento spaventoso di Imu ed Irpef, cartelle a pioggia per Tosap e passi carrabili, parcheggi a pagamento ovunque, Risi e i Suoi prevedono di investire una cifra pazzesca in spese telefoniche.  In un momento storico caratterizzato da una molteplicità di mezzi di comunicazione a prezzi irrisori, dai social network, da Skype, da whatsapp da offerte telefoniche concorrenziali,  con conseguenti grandi vantaggi per i consumatori, il comune di Nardò spende il 17% dei soldi incassati con l'aumento delle tasse, deciso da Risi e i Suoi nel dicembre scorso, in telefonate».
Poi un suggerimento lanciato dal consigliere d’opposizione che ha ricordato come «esistano numerose offerte "all inclusive" praticate indifferentemente da tutte le principali compagnie telefoniche che, al costo di 25 al mese (300 euro l'anno), consentono di telefonare senza limite alcuno. Un contratto questo che consentirebbe, per la cifra stanziata il 14 febbraio scorso, di sottoscrivere quasi 1.000 accordi simili per 1.000 apparecchi differenti. Considerando che il Comune di Nardò ha, invece, un centinaio di dipendenti, il risparmio sarebbe quindi di circa il 90% dei costi predetti».

Infine conclude il comunicato stampa «Chiediamo al sindaco, qualora si interessi ancora di ciò che succede nella sua Città, di fare innanzitutto un gesto simbolico ed importante, in netta discontinuità con i primi 30 mesi del suo mandato: restituisca il cellulare in suo possesso costato, solo nel 2012, oltre 4.300 euro ai neretini e inviti i suoi assessori a fare lo stesso. In secondo luogo rinegozi le "offerte" telefoniche di cui usufruisce il comune di Nardò. In un momento di grave crisi economica in cui le famiglie, anche neretine, soffrono i morsi della fame anche per pagare tasse e gabelle, non è ammissibile un simile spreco».



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