
Sono molti gli elementi primari di cui l’uomo ha bisogno. Ma il bene più prezioso è sicuramente l’acqua, quella che un cittadino di un qualunque Paese dovrebbe procurarsi a pochi soldi. Purtroppo però, molte volte, questo non accade. A questo proposito ancora una volta è il Sud a far parte di una situazione inammissibile, quella che riguarda l’alto costo dell’acqua. Non è una vicenda recente, anzi è già da qualche anno che in Puglia si registrano dei numeri altissimi rispetto alla media nazionale.
Già da quando era in carica Nichi Vendola alla Regione Puglia, la situazione non era delle migliori. Ora, con a capo Michele Emiliano, la situazione non sembra essere cambiata. Nel Sud abbiamo la tariffa più alta e in un solo anno, dal 2014 al 2015, l’aumento è stato del 5,6%, dato certificato dall’Osservatorio prezzi e tariffe di “Cittadinanzattiva”.
Il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti alla Regione Puglia, Ignazio Zullo, non vuole far calare il silenzio su questa faccenda. Sostiene, infatti, che il centrosinistra ha sempre fatto credere ai pugliesi che solo il loro governo avrebbe garantito l’acqua a basso prezzo se non gratis. Contrariamente a quanto detto in passato, però, ogni famiglia pugliese ha annualmente un costo superiore in bolletta di almeno 50 euro.
Ma quello che fa riflettere più di ogni altra cosa è la dispersione idrica. “Assurdo – commenta Zullo – come è assurdo che le tubature baresi perdano il 51% dell’acqua immessa e a Lecce il 46%. Le falle dell’Acquedotto Pugliese – continua – non sono solo nelle tubature ma anche nella gestione, ed Emiliano non fa nulla”. Una dura denuncia che trova in queste parole la voglia di cambiare una volta per tutte il corso delle cose. “Emiliano – avverte ancora il presidente Zullo – farebbe bene a porvi subito rimedio, individuando negli sprechi amministrativi dell’ente o nelle consulenze inutili, ma abbondati più delle acque, il motivo degli sconsiderati aumenti. Che verifichi giacchè anche gli impianti di epurazione, quelli super tassati in bolletta ma che danno più lavoro alla magistratura che ai manutentori”.
Una dichiarazione importante, quella di Ignazio Zullo, che punta il dito contro chi ha governato la Regione Puglia in questi anni: “La Regione, negli ultimi dieci anni, ha dato più ‘poltrone’ agli amici che servizi ai cittadini”.
di Eugenia Giannone