‘Adriana Poli Bortone sindaco’, l’Udc chiede l’unità del centrodestra sulla Senatrice

Il Commissario Cittadino dell’ Udc di Lecce, Paola Bruno, lancia la candidatura a sindaco di Adriana Poli Bortone.

Adriana Poli Bortone candidata a sindaco di Lecce per un centrodestra unito che ritorni alla guida della città dopo la fine dell’ era Perrone e le ripetute vittorie di Carlo Salvemini nelle due ultime tornate elettorali. L’idea inizia a circolare e diventa qualcosa di più di un semplice rumor. Anche il Commissario Cittadino dell’ Udc di Lecce, Paola Bruno, sposa la proposta dei melloniani del capoluogo salentino che attraverso Massimo Fragola avevano rivolto l’invito alla Senatrice fondatrice del Movimento Io Sud e sindaco di Lecce per due mandati. Del resto Adriana Poli Bortone non ha certo bisogno di presentazioni; il suo curriculum vanta insieme a tanti mandati rappresentativi nel Parlamento Italiano e in quello Europeo anche l’esperienza di Ministro della Repubblica, quando Silvio Berlusconi nel lontano 1994 le dette le chiavi del dicastero dell’Agricoltura.

“La fuoriclasse vincente era ed è ancora Adriana Poli Bortone, se finalmente tutte le forze di centrodestra accetteranno di sostenerla unitamente e lealmente”.

Parole nette quelle di Paola Bruno che provano a mettere da parte le considerazioni di chi nel centrodestra considera la Poli Bortone un personaggio divisivo, non in grado di cancellare i rancori personali che si sono sedimentati nel tempo in quella coalizione che dieci anni fa sembrava intramontabile.

Adesso occorre capire come il neocostituito tavolo del centrodestra, ricco di associazioni, movimenti e partiti non sempre organici all’asse Fratelli d’Italia – Forza Italia – Lega, prenderà in considerazione tale ipotesi e come la giudicheranno coloro che hanno proposto da tempo le Primarie di coalizione (in primis il giovane consigliere comunale Giorgio Pala).

Ad oggi la proposta di Adriana Poli Bortone, avanzata anche dall’Udc e da Andare Oltre, comincia a serpeggiare e certamente piacerà di più a molti,  nostalgici e non, rispetto ai nomi che sono circolati negli ultimi mesi. La palla passa al centrodestra per capire se voglia trasformarsi in un laboratorio o in una polveriera.



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