Affidabilità dei mezzi della Polizia Penitenziaria, Damato:’A rischio il nostro regolare servizio’

Ruggiero Damato, segretario provinciale dell’OSAPP, chiede in una lettera rivolta all’amministrazione carceraria l’elenco dei mezzi affidabili per permettere al personale della Polizia Penitenziaria di operare secondo le leggi vigenti. ‘A rischio il nostro servizio’.

Infondo non è che si chieda la luna. Semplicemente, mettere in condizione il personale della Polizia Penitenziaria, operando nel rispetto della legge in materia. Una richiesta che l’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria) presentò non molto tempo addietro alle istituzioni competenti. Nemmeno dieci giorni fa, inoltre, la sigla mise in piedi un sit-in in Piazza Sant’Oronzo per sensibilizzare la cittadinanza circa le condizioni disagiate nelle quali, quotidianamente, lavorano gli operatori che si occupano della gestione dei detenuti. “L’OSAPP – scrive il segretario Provinciale Ruggiero Damato in una lettera rivolta alla direttrice della Casa Circondariale leccese, Rita Russo, e ad altri organi amministrativi del settore – chiede nuovamente l'elenco dei mezzi presenti e quali funzionanti con rispettive affidabilità, ancora oggi non pervenute”. Così come anche informazioni riguardanti eventuali nuovi mezzi blindati, autovetture e pullman.

Il tutto “finalizzato alla sicurezza degli autieri e relative scorte e trasportati, in quanto risulta a questa O.S. a serio rischio di garantire i servizi in rispetto alle Leggi vigenti per varie ragioni”, aggiunge Damato. Pertanto l’OSAPP chiede di rispettare, iniziando dal Modello Operativo e al Codice della strada in materia di affidabilità, le assegnazioni dei mezziin base alla distanza e tipologia dei Detenuti trasportati”.

«Vogliamo diventare agenti di serie A», disse proprio Damato a Leccenews24.it durante la manifestazione dello scorso 19 Dicembre. «Si lavora in condizioni di estremo disagio – rivelò – con mezzi obsoleti e carenza nell'organico».

Nell’occasione, più avanti, venne anche consegnato un documento al Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, per illustrargli la situazione affinché quest’ultimo potesse fasi garante davanti alle amministrazioni nazionali. 



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