
Alfano alla convention degli amministratori del Nuovo Centrodestra a Roma rivendica: «Se diciamo no, il governo non nasce». E aggiunge: «a chi ci assaltava tre mesi fa dico: ciao, siamo decisivi».
È un Angelino Alfano determinato quello che dalla convention degli amministratori di Nuovo Centro Destra, a Roma tuona contro Silvio Berlusconi «Per la prima volta ci siamo sentiti davvero distanti da Forza Italia, dal suo modo di concepire la politica e dalla violenza nel trattare chi vuole costruire il nuovo centrodestra» ha dichiarato l’ex delfino del Cav, aggiungendo che "Forza Italia era al 38% ora al 22% a forza di trattare male chi è impegnato su questo cammino". Poi rincara la dose «In Sardegna ho visto un Berlusconi per la prima volta irriconoscibile ai miei occhi per rabbia, rancore e violenza nelle parole. In questi ultimi anni Silvio Berlusconi si è circondato di troppi utili idioti, inutili idioti che hanno mandato in frantumi la rivoluzione e il sogno liberale dello stesso Berlusconi. Dopo sabato con Forza Italia, la situazione è molto complessa. Noi siamo semplicemente decisivi. Se diciamo no al governo, il governo non nasce. Lo dico con grande soddisfazione per rispondere a chi voleva asfaltarci. A ottobre abbiamo salvato il Paese dalla irresponsabilità di Fi che aveva deciso di fare cader il governo di Letta e bloccare il processo di ammodernamento istituzionale partito sotto Quagliariello. Allora di fronte al tradimento di Fi, che hanno tradito l'Italia, immaginando che l'Italia fosse l' ultimo valore, noi siamo rimasti fedeli all'Italia risparmiando una grande crisi e la fine del percorso delle riforme. Ci siamo opposti al tradimento di Fi a ottobre-novembre verso il nostro Paese».
Poi il vicepremier uscente ha mandato un messaggio a Matteo Renzi: «Si guardi alla sua sinistra. I freni possono solo arrivare da lì. Noi vogliamo un'accelerazione su riforme, fisco, lavoro e giustizia. Noi siamo contro la rottamazione. Ci sono cinquantenni, cinquantacinquenni e sessantenni che hanno ancora da dire e da dare al Paese. Noi siamo dalla parte di chi combatte per un’Italia anche se non ha la mia età» Infine chiarisce, «abbiamo chiesto altri due giorni, ma non per perdere tempo" per l'incarico per il nuovo governo "ma perché il giorno che si parte, si parte a bomba e si realizzino gli obiettivi che questa nuova ipotetica maggioranza deve realizzare".