Andrano. Mario Accoto «Il nostro patrimonio deve essere reso fruibile per tutta la comunità»

Concluse le consultazioni elettorali, Andrano ha scelto il suo Sindaco. Sarà Mario Accoto, della lista Andrano Castiglione Bene Comune a guidare il comune per i prossimi cinque anni.

«Continuità, forti di un’esperienza maturata sul campo e rinnovamento prendendo come modello le città virtuose che hanno fatto della solidarietà economica, sociale e territoriale un punto di forza. Al centro sempre i cittadini, le persone».  Si pone così Mario Accoto, nuovo sindaco di Andrano. Da alcuni suoi motti: «un territorio sta bene se la comunità sta bene», «abbiamo già tutto: potenziamolo», «noi siamo la storia che ci ha preceduti e che continuiamo a costruire», «noi siamo la terra che ci anima, che cresce e che ci dà lavoro» si intuisce bene quali sono i punti fondamentali, quasi strategici, del suo programma nel prossimo quinquiennio: cultura, turismo, ambiente.
 
Quali saranno i primi provvedimenti che metterete in atto nel vostro Comune che come noto è al centro di una situazione importante per l’intero turismo salentino?
«Io ho già preso contatto e sto aspettando che mi venga consegnata la relazione geologica da allegare in sede di interlocuzione con la Capitaneria di Porto in modo da dimostrare che sul nostro tratto di costa non esistono, per lo meno in maniera così completa, diffusa e generale, i pericoli che avevano determinato quell’ordinanza. So che questo è il percorso concordato che però, contrariamente a quanto emerso, non ha determinato una revoca di quella ordinanza. Questa è una delle urgenze su cui stiamo già lavorando e che cercheremo di risolvere quanto prima. Per quanto riguarda gli stabilimenti balneari che insistono in Marina di Andrano si tratta soltanto di mostrare le autorizzazioni anche di tipo geologico di cui sono già in possesso e questo determinerà in automatico la rimodulazione dell’ordinanza stessa. Siccome tutti gli stabilimenti e tutte le attività che insistono sul demanio sono dotate di questo parere da questo punto di vista l’allarme non dico che è cessato ma in buona sostanza siamo sulla strada giusta»
«Un’altra urgenza è senza dubbio  la stagione estiva che è imminente. Quindi è necessario programmare una serie di iniziative di carattere culturale e turistico che riguardano l’intera comunità e non soltanto il mare.  Non ho un bilancio di previsione e mi serve perché altrimenti devo operare in esercizio provvisorio. E questa è un’altra urgenza. In più ci sono altre cosette, chiamiamole cosette, come l’ecocentro».
 
Per quanto riguarda l’ambiente o i lavori pubblici invece?
«Adesso c’è la possibilità di accedere ai finanziamenti FESR per la costruzione di ecocentri. Ci stiamo già muovendo in questa direzione per non perdere quest’opportunità. L’ambiente è una deleghe più importanti da assegnare alla persona giusta perché ci si gioca tanto. Sui lavori pubblici credo ci sia la necessità di tenere conto che alcuni investimenti programmati precedentemente e  per altro già finanziati appaiono “desueti”, superati per una popolazione che dovrebbe fruire di quell’opera. Non è una questione di polemica distruttiva ma di una costatazione di un bisogno che era attuale cinque anni fa e che oggi non lo è più. Più che creare ex novo è  necessario “ottimizzare” il patrimonio che abbiamo e farlo diventare effettivamente fruibile ed interessante per la comunità. Il resto verrà con calma»
 



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