Appalti pulizie nelle scuole. Tagli agli stipendi, esplode la rabbia dei lavoratori

Appalti pulizie nelle scuole: piè¹ di 800 lavoratori rischiano la decurtazione del 50 per cento del salario. Questa mattina il sit-in in Prefettura.

La protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl della provincia di Lecce. Una delegazione di lavoratori, insieme ai sindacati, ha chiesto di essere ricevuta dal Prefetto Giuliana Perrotta per discutere dei drammatici tagli agli stipendi – pari al 50 per cento – che farebbero rischiare a 800 lavoratori di scendere sotto la soglia della povertà.

Nell'ultimo incontro al MIUR, il 4 novembre, si era avanzata la richiesta di intervento da parte del Governo per incrementare il fondo destinato agli appalti che ha visto per la Puglia una decurtazione di oltre il 50 per cento.

La situazione si è complicata dopo le notizie ricevute in seguito all'incontro di Palazzo Chigi che ha dato esito negativo riguardo l'eventualità dello stanziamento di somme aggiuntive e dopo aver saputo che Dussmann, la nuova azienda che dovrebbe subentrare dal 1° gennaio 2014, ha già avuto mandato da Consip – società del Ministero dell'Economia che sta gestendo la nuova gara per conto del Miur – di procedere con le stipule dei contratti con gli Istituti Scolastici.

“Le ricadute sociali sul territorio saranno gravissime – spiegano i sindacari -. L'appalto occupa infatti più di 800 lavoratrici e lavoratori nella sola provincia che, attualmente, percepiscono un salario di 800 euro: la decurtazione di oltre il 50% porterà le famiglie al di sotto della soglia di povertà. Possiamo solo immaginare il livello di esasperazione a cui sono arrivati i lavoratori e le lavoratrici, già in stato di agitazione da molti mesi, senza contare i disagi che si verrebbero a creare nelle scuole che hanno subito già tagli sul personale scolastico ed oggi dovranno fare i conti con i nuovi tagli sulle attività di pulizia”.

Uno stato di esasperazione visibile sui volti dei numerosi dipendenti che, questa mattina, hanno presidiato lo spazio antistante la Prefettura di Lecce, bloccando poi, in segno di protesta, anche la strada di via XXV Luglio, impedendo alle vetture di circolare. Una protesta simbolica che ha creato però non pochi disagi, rendendo necessario l’intervento dei Carabinieri che hanno rotto la diga umana permettendo alla circolazione di fluire nuovamente.

“Io sono un dipendente Manutencoop – spiega uno dei lavoratori in attesa del responso dell’incontro tra il Prefetto e i sindacati -. Se prendiamo settecento –ottocento euro al mese e ne paghiamo quattrocento di affitto, come faremo a vivere con lo stipendio tagliato? La nostra azienda è sempre stata precisa con i pagamenti, ma è il Ministero che ci sta facendo fuori”.

Dopo il presidio e l'incontro in Prefettura i lavoratori impiegati negli appalti delle pulizie delle scuole si sono  diretti  in corteo verso la sede del Provveditorato agli studi di Lecce, in via Cicolella.

E poi la comunicazione delle organizzzazioni sindacali : "I lavoratori hanno mantenuto il presidio fino a che non è stata loro comunicata la data di convocazione di un tavolo tecnico, programmato per venerdì 29 novembre alle ore 10 presso l'assessorato al lavoro della Regione Puglia a Bari. La convocazione urgente di tutte le parti è stata ottenuta anche grazie all'intervento determinante della prefettura di Lecce. Le organizzazioni sindacali considerano ancora aperta questa partita e chiedono che al tavolo siano presenti anche tutti i parlamentari del territorio e che si facciano carico delle istanze dei lavoratori. Occorre responsabilizzare tutte le istituzioni, come sottolineato dalle organizzazioni sindacali, è irricevibile che le conseguenze dei tagli delle risorse del Miur destinate agli appalti colpisca in maniera così insopportabile migliaia di persone in Puglia, 800 soltanto nella provincia di Lecce, producendo una decurtazione del 50% di un salario già esiguo di questi lavoratori".



In questo articolo: