I giovani protagonisti a Racale, pubblicato il bando per il rinnovo della Consulta giovanile

Nella cittadina del Sud Salento si ripete l’esperienza della Consulta giovanile. Dopo la sua prima istituzione, con delibera dell’ottobre 2012, l’Amministrazione comunale pubblica il bando per comporre la nuova assise. Garantito lo spazio per tutti.

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Favorisce la partecipazione dei giovani nel proprio Comune, affianca il Consigliere delegato alle Politiche giovanili – avviando una vera e propria progettualità nell’ambito di tali pratiche – e costituisce un organo consultivo a tutti gli effetti. L’organo del quale stiamo parlando è la Consulta giovanile e a Racale l’Amministrazione ha pubblicato, lo scorso 16 marzo, il bando per rinnovare il collegio.

Presentazione domande e requisiti

Le domande dovranno pervenire entro le ore 12 del 16 aprile e i componenti devono possedere due requisiti essenziali per avanzare il proprio interesse: avere un’età compresa tra i 15 e i 32 anni e risiedere nel Comune di Racale da non meno di sei mesi antecedenti alla data di presentazione della richiesta di ammissione.

Sarà un organo molto rappresentativo in quanto sarà previsto uno spazio per tutti: saranno garantiti i posti per i membri designati dai gruppi politici presenti in Consiglio comunale – e che al momento sono solo due, “Io amo Racale”, guidata dal primo cittadino Donato Metallo, e “Racale è tua”, dell’ex sindaco Massimo Basurto – il rappresentante del “Filippo Bottazzi”, l’Istituto d’istruzione superiore presente nella cittadina, i rappresentati delle associazioni senza scopo di lucro iscritte all’interno dell’albo comunale e i giovani, massimo diciotto, della cosiddetta “società civile”.

Il Consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili, Daniele Renna, proietta la Consulta giovanile in una posizione rilevante per tutta la comunità. “Abbiamo bisogno di guardare al futuro con speranza e con fiducia continuando ad immaginare e progettare la Racale futura, pertanto non possiamo permetterci, nelle scelte del cambiamento, di non considerare quelle generazioni che rappresentano il massimo della creatività e dell’energia sul territorio”.

Non sarà concesso nessuno spazio sul fronte dell’indirizzo politico dell’assise. Infatti Renna intende precisare quanto “la Consulta non è un organo che risponde a me ma è al servizio di questa comunità ed io mi spenderò in questi giorni, attraverso incontri nelle associazioni ed in Comune, solo a divulgare e a spiegare a tutti le funzioni della Consulta affinché possa essere rappresentativa di ogni grado sociale e culturale ma soprattutto politicamente trasversale e col solo obbiettivo del bene comune”.

“Per tanti anni i giovani di Racale hanno sempre lamentato uno scarso coinvolgimento degli stessi alla vita politica del paese – chiosa Stefania Rosemary Sansone, presidente uscente della prima Consulta, quella istituita nel 2012 –. Con l’Amministrazione Metallo il desiderio dei ragazzi di essere parte attiva della comunità è finalmente stato ascoltato. Gli amministratori ci hanno dato in mano gli strumenti, ora tocca a noi usarli nel miglior modo possibile e cioè: partecipando, innovando con le nostre idee la cultura del paese, continuando quella piccola rivoluzione positiva a cui assistiamo da ormai qualche anno”.

Piccola curiosità. Dalla prima Consulta – istituita con delibera nell’ottobre 2012 – che ha visto presiedere l’organo prima Fabio Garacci Pizzolante e poi Stefania Rosemary Sansone, provengono due dei candidati della lista di Metallo delle amministrative dello scorso anno: Simona Francesca Stanca e Barbara D’Ippolito.

Giovani racalini, non permetterete mica “ai grandi” di utilizzare la parola “giovani” e “nuove generazioni” solo in campagna elettorale, vero?

di Mattia Chetta



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