
In area pentastellata per le elezioni comunali di Lecce avanza la candidatura di Alberto Siculella. Mentre Carlo Salvemini è da mesi il candidato a sindaco del centrosinistra per le amministrative del capoluogo salentino di giugno 2024 e il centrodestra sembra essersi finalmente compattato intorno alla candidatura di Adriana Poli Bortone che l’avrebbe spuntata su Ugo Lisi e Paolo Pagliaro, le acque sono più agitate nel Movimento 5 Stelle del capoluogo. La discussione interna verte sull’opportunità di accettare l’invito del sindaco uscente viaggiando compatti con il centrosinistra (seguendo quello schema vincente a Foggia che però non sembra aver troppo convinto Giuseppe Conte ed Ely Schlein) o percorrere la strada più in salita ma più libera da ostacoli della candidatura solitaria.
La società civile di area pentastellata non resta con le mani in mano e si muove. Nei giorni scorsi, con una nota ufficiale, Mind – Menti Indipendenti e Aria – gruppo ecologista hanno fatto capire che non ne vogliono sapere di appoggiare la candidatura di Salvemini e hanno fatto nome e cognome del loro candidato in pectore. Si tratta di Alberto Siculella, nome noto e in ascesa tra le file dei grillini.
“Lecce soffre l’assenza di proposte innovative, partecipate, alternative – scrivono in un comunicato stampa -. Osserviamo un totale appiattimento del dibattito pubblico circa il futuro della città. La politica rimane confinata nelle segreterie e nei palazzi mentre da tempo, come cittadini, professionisti e associazioni, lavoriamo su temi, programmi, iniziative ed idee per offrire a Lecce proposte concrete. Abbiamo bisogno di dare voce ad un’idea di città ecoperformante, digitale, sostenibile, inclusiva, giusta, che promuova modelli di sviluppo economico e non resti succube di un modello incentrato esclusivamente su un turismo subito e non governato. Abbiamo bisogno di interpreti, energie e strumenti nuovi, serve un nuovo protagonismo politico diffuso, appassionato. Siamo pronti a trasformarci da laboratorio di idee in liste civiche a sostegno di una candidatura espressione di idee chiare, passione, ascolto e coraggio. Alberto Siculella è per noi la sintesi di un percorso, di una visione, a cui l’intera comunità può ispirarsi e a cui la città deve ambire, per scrollarsi di dosso luoghi comuni che ci vedono ancora troppo distanti dalla dimensione a cui dobbiamo ambire”.
A stretto giro di posta non è tardata ad arrivare la lusingata risposta di Siculella che, malgrado l’endorsement civico, deve condividere il percorso con la famiglia politica di appartenenza.
“È inutile girarsi intorno, la politica cittadina non si è mostrata all’altezza delle sfide cui era chiamata a dare risposte forti, coraggiose. La partecipazione politica svilita da continue passerelle elettorali, una pioggia di bandi andati deserti, una caterva di affidamenti diretti, il Pnrr da possibile trampolino ridotto a tappabuchi – scrive Siculella -. Certo amministrare è cosa assai complessa, farlo sistematicamente male anche. Non tutto è da bocciare, ci sono state anche ottime e meritorie iniziative, ma la politica non può fermarsi al cosa fare, deve altresì affermare il come lo si realizza. Tempi, modalità, coinvolgimento, dialogo. Dai lavori pubblici passando al welfare, per finire ai settori nevralgici come mobilità, turismo, commercio, cultura, ambiente, si è fatto troppo poco; spesso male, il che è peggio. Gli attestati di stima e la volontà dimostrata, da parte di alcune componenti civiche della città, a sostenere la mia candidatura a Sindaco, mi lusinga e non può certo lasciarmi indifferente. Responsabilità e serietà impongono di confrontarmi con la mia comunità politica di appartenenza, e con tutte le realtà associative e civiche cittadine, al solo scopo di dare un’alternativa alla nostra comunità, che merita di andare oltre i luoghi comuni”.