L'anno appena trascorso diventa l'occasione immancabilmente per fare i bilanci. Ebbene, posso affermare tranquillamente che il 2015 è stato un anno pieno di soddisfazioni per noi e per la nostra città come ho avuto modo di ricordare nella tradizionale conferenza stampa del 30 dicembre.
Al di là di qualunque disquisizione di tipo ideologico su un aspetto non possiamo che trovarci tutti concordi: Lecce sta vincendo la partita relativa alla capacità di essere una meta di attrazione turistica oltre le più rosee aspettative. Basta andare a fare un giro per le vie, le piazzette e le nostre corti per rendersi conto del grande appeal che ha raggiunto Lecce.
Un risultato straordinario reso possibile dall'impegno e dalla passione di tutti, nessuno escluso. Certo, il Comune ha fatto la sua parte, ma un ruolo fondamentale lo hanno giocato gli operatori turistici e commerciali, le precedenti amministrazioni, la capacità di utilizzare al meglio le risorse comunitarie. E, più in generale, l'aver visto giusto puntando con decisione non soltanto sulla valorizzazione dei beni materiali ma anche su ciò che è immateriale e che ha finito per creare e “certificare” il marchio Salento, un brand riconosciuto e riconoscibile, grazie al valore aggiunto costituito dalle esperienze da vedere e da vivere. Perché Lecce è bella, solare, accogliente, dona sempre qualcosa a chi la raggiunge perché concentra in sé il concetto stesso di viaggio: quell'esperienza che ti arricchisce nel profondo, grazie alle sue immagini, alla sua gente, alle sue tradizioni.
Ma non possiamo cullarci sugli allori. La competizione internazionale incalza. E ci obbliga a migliorare la nostra offerta turistica. La crescita del turismo, è innegabile, ha portato con sé una serie di contraddizioni. Per questa ragione dobbiamo lavorare a fondo per eliminare o ridurre al minimo eventuali disagi e disservizi. E continuare a mettere in mostra i nostri “gioielli”. Da questo punto di vista il 2016 sarà un anno generoso: restituiremo alla città il prestigioso teatro Apollo, toglieremo i veli alle Mura urbiche dopo una grande opera di restyling e apriremo i cantieri agli Agostiniani.
Senza dimenticare che ci sono 6 milioni e mezzo di euro a disposizione della Curia leccese per il restauro di importanti monumenti religiosi. Insomma, insisteremo sulla strada della valorizzazione dei beni artistici e architettonici per regalare ai cittadini e ai turisti nuove emozioni.
L'anno che sta arrivando, inoltre, ci regalerà anche importanti interventi in campo sociale con l'apertura della Masseria Ghermi con 25 posti letto a disposizione dei più bisognosi e la realizzazione di 60 nuovi alloggi comunali e una città ancora più verde grazie al bellissimo Parco delle ex Cave di Marco Vito.
Cari leccesi, insomma, per il 2016 vi auguro un pieno di felicità.