Che fine ha fatto la Trax Road?La polemica diventa politica

La Consigliera Maria Rosaria Ferilli interroga gli assessori ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica per avere chiarimenti in merito al ritardo con cui procedono i lavori del progetto che intende collegare le due zone 167 della città.

La Trax Road vuole essere il collante tra la 167 A e B. Una promessa di Paolo Perrone che risale alla campagna elettorale  del 2007. Il 29 aprile 2010 venne posta dal Sindaco la prima pietra per la costruzione del parco  che si distenderà su circa tre ettari lungo via del Mare, nei pressi dell'Istituto Tecnico per Geometri "Galilei": un anfiteatro all'aperto, giochi d'acqua e tanto verde. Un grande parco urbano attrezzato e funzionale.

Ad oggi il progetto sembra fermo e a sottolineare il ritardo dei lavori, oggi, è la consigliera comunale di Io Sud, Maria Rosaria Ferilli. "Che fine ha fatto la "Trax Road", quell'importante progetto finalizzato al  collegamento tra le due zone 167, fortemente voluto nel 2005 dal Sindaco Adriana Poli Bortone e finanziato, nell'anno 2007, dall'Anas con una cifra di 2milioni e 400mila euro?" questa la domanda della consigliera che prosegue "Come mai, dopo l'inizio dei lavori, il giorno 29 aprile  2010, ad opera del Sindaco Paolo Perrone,  nonostante si fosse promesso che l'opera sarebbe stata ultimata 465 giorni dopo (così come si legge sul cartello a ridosso del cantiere) e cioè in data 8 agosto 2011, ad oggi i lavori procedono così a rilento? Chi è il responsabile di tutto ciò? E ancora, chi pagherà per questo ritardo?"

Sono questi alcuni quesiti che la Consigliera comunale di Io Sud, Maria Rosaria Ferilli, pone al Sindaco e agli assessori ai Lavori Pubblici e all'Urbanistica di Lecce in un'interrogazione scritta, presentata questa mattina, in merito alla realizzazione della "Trax Road".

In base al piano dei lavori, quindi, i lavori avrebbero dovuto essere consegnati dopo 465 giorni. Tornando indietro, nel giugno 2005, fu presentato al Comune di Lecce il progetto destinato a mutare il volto ed il ruolo dello spazio vuoto che separa i due grandi blocchi edilizi siti all'inizio della Lecce-San Cataldo. Nel febbraio 2007, poi, l'allora Sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, ne previde la realizzazione nell'ambito del Prusst (il Piano di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio), con l'obiettivo strategico non solo di riallacciare due settori di un quartiere, ma di fare in modo che la loro unione e l'individuazione di nuovi centri d'interesse producessero un concreto processo di rigenerazione finalizzato oltre che alle esclusive esigenze del quartiere medesimo, anche allo stimolo di un'attenzione e una sensibilità più vaste che determinassero la "centralità" di quell'area periferica, concetto non nuovo in molte città italiane ed europee (grandi e piccole) e che è servito a creare valore aggiunto in termini di servizi ed attrattive, spesso molto produttivo anche sul piano economico ed occupazionale;

Come viene sottolineato all'interno dell'interrogazione urgente presentata da Maria Rosaria Ferilli, il progetto di riqualificazione si sviluppa attorno all'asse viario Lecce-San Cataldo, il cui primo tratto sarebbe diventato di fatto una strada urbana, priva di guard-rail, con numerosi attraversamenti e costeggiata da piste ciclabili, percorsi pedonali e vasti spazi verdi, un'autentica cerniera urbanistica e sociale tra la 167/A e la 167/B.  L'Anas finanziò con 2milioni e 400mila euro la Trax Road, quale opera di "compensazione ambientale" per la realizzazione del raddoppio della tangenziale Ovest, un vero e proprio parco cittadino attrezzato a verde, dell'estensione di quasi 3 ettari, con laghetto artificiale ed area urbana collegata con piste ciclabili e corredata da altre strutture.
A domanda protocollata, si attende risposta.



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