Civati a Lecce «Ricostruire» è¨ la parola d’ordine

Pippo Civati, il 38enne candidato alla segreteria nazionale del Partito Democratico, dopo la città di Brindisi sceglie Lecce per la sua campagna elettorale.

Una giornata salentina per il 38enne candidato alla segreteria nazionale del Partito democratico. Prima a Brindisi, poi a Lecce dove ha riempito la sala dell'Hotel President ed infine a Maglie, in tarda serata. "Sono io la vera novità della sinistra" afferma.

"Abbiamo bisogno di un Pd grande, non il Pd dei notabili, dei pochi – afferma Corradino Mineo, ex direttore di RaiNews24 e senatore Pd, presente all'incontro di ieri – E' importante andare a votare. Non bisogna stare  davanti al televisore dicendo che fa tutto schifo, perché così non si risolve nulla”. E ancora “Perché ho scelto Pippo Civati? Perché stiamo vivendo in Italia e nel Partito democratico soprattutto, una gravissima soppressione della democrazia, questa è la verità. Non è il partito a decidere. Un esempio? Il partito era orientato a votare perché il ministro  Cancellieri non fosse più Ministro e questo non perché siamo persecutori o perché Rosanna Cancellieri abbia commesso un reato, ma perché quel tipo di frequentazione così assidua con un potere come quello dei Ligresti non è tollerabile. La mozione, invece, non è stata presentata. E questa è già una grande soppressione della democrazia".

Pippo Civati ha 38 anni, è un uomo di fascino, "parla con i grillini" e, nella corsa alla guida nazionale del Partito Democratico, si è classificato terzo, dopo gli avversari Matteo Renzi e Gianni Cuperlo, totalizzando il 9% nelle assemblee di circolo. Tanta grinta e tanto entusiasmo, ma soprattutto idee ben chiare: no alle larghe intese, no a "tutta quella vecchia guardia che ha fallito", sì al lavoro e al welfare. E' dalla parte dei giovani, l'outsider di questa campagna elettorale che si concluderà il prossimo otto dicembre e si considera "la vera novità del partito democratico".

Ieri sera la sala conferenze dell'Hotel President, era gremita di iscritti, militanti e simpatizzanti accorsi per ascoltare le idee di Civati.

"Stiamo facendo una campagna congressuale che è la più economica di tutti i tempi – afferma il candidato – Spendiamo molto meno di quanto abbiamo speso in alcune federazioni per le tessere.  Noi abbiamo un Papa che telefona a casa delle persone e un Pd che non si fa sentire mai. Questa è la prima idea di partito e di Paese che dobbiamo ricostruire".

All'incontro era presente anche l'Assessore regionale Elena Gentile, che ha deciso, in questa corsa congressuale di appoggiare il coetaneo di Renzi. "La nostra terra è una risorsa – spiega l’assessore regionale nel suo intervento – e non un pezzo residuale da mettere da parte. C'è un idea di sinistra che non è più all'altezza delle aspettative delle italiane e degli italiani che comunque continuano a guardarci. La proposta di Matteo Renzi non mi convince perché io voglio un partito sempre più radicato, sempre più vicino alle persone, che faccia meno uso della spettacolarizzazione dei temi, ma che sappia entrare nel vivo delle questioni che interessano migliaia di donne e di uomini, che interessino il sistema di ripresa, che abbia la capacità di riconfigurare questo paese nella prospettiva e nel ruolo che recentemente e drammaticamente ha smarrito".



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